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Il Foro Romano — Storia e Monumenti

da Christian Hülsen

pubblicato da Ermanno Loescher & Co
Editori di S. M. la Regina d'Italia
1905

Il testo, le piante e le immagini in bianco e nero sono nel pubblico dominio.
Le foto a colori sono © William P. Thayer.

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 p75  XII. Templum Vespasiani et Titi


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Fig. 32. Tempio di Vespasiano, in fondo il Tabularium.

[I templi della Concordia e di Vespasiano, nonchè il Portico degli Dei Consenti sono separati dal resto degli scavi per mezzo della strada moderna; l'ingresso si trova sull'angolo meridionale sotto la scala che conduce alla via del Campidoglio. Per visitarli conviene rivolgersi ai custodi del Foro. Le rovine vengono descritte secondo ordine in cui si presentano, incominciando dall'ingresso moderno.]

Il tempio di Vespasiano fu incominciato probabilmente subito dopo la consecrazione di lui; ma venne terminato soltanto dopo la morte di Tito (81), e perciò  p76 dedicato anche a quest'ultimo. Il tempio è prostilo, con sei colonne corinzie sulla fronte; essendo lo spazio fra il Tabulario e il Clivo Capitolino assai ristretto, fu necessario tagliare i gradini della scala conducente al pronao nei basamenti delle colonne. L'iscrizione  p77 dell'architrave era completa ancora nel settimo secolo, e diceva così:

DIVO VESPASIANO AVGVSTO S·P·Q·R
IMPP·CAESS·SEVERVS ET ANTONINVS PII FELICES AVGG·RESTITVERunt


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Fig. 33. Cornicione del tempio di Vespasiano.

Ora sono conservate soltanto le ultime lettere della seconda riga. Si vede anche che originariamente la sola fascia superiore dell'architrave portava un'iscrizione, e che la fascia inferiore, quando vi fu incisa l'epigrafe relativa al restauro, fu unita all'altra mediante un'incorniciatura meno bene scolpita. Il fregio della facciata laterale (v. fig. 32) è decorato con le insegne sacerdotali — l'apice, l'aspersorio, la brocca, il coltello, la patera, il ramaiolo, la scure — eseguite con magistrale finezza, la quale, più che negli originali posti in alto e in luce sfavorevole, si ammira nei gessi fatti sotto la direzione del Valadier ed ora conservati nel Tabulario. Sulla parete di fondo della cella è collocata la base per le imagini dei Divi Vespasiano e Tito seduti in trono. Il tempio, già sepolto fino ai capitelli delle colonne, fu messo in luce dal Valadier nel 1811:  p78 allora furono interamente rinnovate le fondamenta delle colonne, che per gravi lesioni minacciavano di crollare.

Vedi: CIL. VI, 938 (=Dessau 255); Notit. reg. VIII.

Jordan I, 2, 192. 411; Lanciani 291.

Fra il tempio di Vespasiano e quello della Concordia è situata una piccola stanza con muri laterizi, addossata alle sostruzioni del Tabulario, nella quale fu trovata una base marmorea dedicata alla Diva Faustina (moglie di Marco Aurelio) dagli impiegati dell'amministrazione finanziaria (viatores quaestorii ab aerario Saturni), che forse qui avevano il loro ufficio (schola).

Vedi: CIL. VI, 1019 (=Dessau 382).


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Pagina aggiornata: 19 nov 04