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La Storia tra le Righe


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Costruita nel 1549, la chiesa S. Quirino nella città capitale di S. Marino è forse meglio conosciuta come la chiesa dei Cappuccini a cui appartiene. Si tratta di una struttura tardo-rinascimentale assai banale, colla loggia arcata; pietra e mattoni e, come tutto nella Repubblica di San Marino, ottimamente curata: pulitissima e molto ristaurata.

Il suo scontro con la fama, per quanto lo so, non fa parte della storia Sammarinese, anzi di quella dell'Italia moderna. Dopo il fallimento della Repubblica Romana nel 1849, Garibaldi, ospite di questo paese indipendente, lesse ai suoi ultimi combattenti a Roma l'ordine di scioglimento, proprio dal porticato che vedete. L'insurrezione Romana sarà stata la ripetizione generale per quella riuscita del 1870 che misi fine allo stato pontificio e stabilì l'odierna repubblica d'Italia.


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La porta principale della chiesa e l'altare maggiore.

Pare che questa chiesa ospiti una Deposizione di Cristo attribuita ai fratelli Zuccari (Federico e Taddeo, pittori del Cinquecento che di regola lavoravano insieme: per un campione del loro lavoro, vedi questo scorcio di un anfiteatro romano in Umbria). Invece, non lo vidi io: per esempio, non lo vedrete nei piccoli dipinti da entrambi i lati dell'altare.

   Nel corso della mia visita in fretta della chiesa, fu piuttosto questa targa ad attirarmi l'attenzione:


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e più specificamente, ciò che non dice, o perlomeno più oggi. Affascinato dalle 2 righe accuratissimamente cancellate, e sospettandovi quello che si chiama damnatio memoriae quando si trova in un'iscrizione antica, chiesi al frate Cappuccino nell'attiguo museo. Dopo un po' di rovisto, trovò le righe mancanti in un libro pubblicato prima della guerra; e avevo ben indovinato: i Capitani Reggenti, per le loro simpatie durante la Seconda Guerra Mondiale, erano stati trovati poco al gusto di una generazione posteriore. Ecco quindi l'iscrizione intera (affinché i motori di ricerca possano trovarla), con le righe che ormai mancano:

NEI COMIZI GENERALI DELLI 30 MAGGIO 1547 FU RISOLUTO DI GUARDARE IN PERPETUO LA FESTA DI SAN QUIRINO PER MEMORIA CHE NELLA NOTTE DEL 4 GIUGNO 1543 FABIANO DA MONTE SAN SAVINO, AL SOLDO DI TEMIBILI USURPATORI, COL FAVORE DELLE TENEBRE, PERFIDAMENTE TENTAVA DI SCALARE DI SORPRESA LE MURA DEL CASTELLO.

QUI DOVE SORGEVA LA PRIMA EDICOLA PROPIZIATORIA DEDICATA AL DIVO QUIRINO, IL 4 GIUGNO 1943 - 1642 D. F. R., QUATTROCENTESIMO ANNIVERSARIO DELLA SVENTATA INSIDIA, APRILE-OTTOBRE 1943 MARINO MICHELOTTI BARTOLOMEO MANZONI BORGHESI CAPITANI REGGENTI QUESTO RICORDO CONSACRANO.


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