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Il Foro Romano — Storia e Monumenti

da Christian Hülsen

pubblicato da Ermanno Loescher & Co
Editori di S. M. la Regina d'Italia
1905

Il testo, le piante e le immagini in bianco e nero sono nel pubblico dominio.
Le foto a colori sono © William P. Thayer.

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 p192  XXXVI. Edifizi privati sulla Sacra Via


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Fig. 103. Edifizi privati sulla Sacra Via.

Al di là della necropoli arcaica fu messo in luce un piccolo gruppo di edifizi, i quali, secondo la loro costruzione, si debbono attribuire all'età repubblicana. Sui due lati di un corridoio si trovano tre piccole stanze con mura di grandi blocchi tufacei, le soglie e gli stipiti delle porte molto pesanti di travertino e il pavimento di mattoni collegati insieme a mo' di spighe (opus spicatum): tutta la parte superiore delle mura e le volte intere sono restaurate modernamente. Questi avanzi sono ben conservati, principalmente perchè essi, quando fu costruita la rotonda del tempio del Divo Romolo (v. p. 196), vennero innestati nelle fondamenta di quest'edifizio. Si è voluto dare a sì fatte stanze il nome di Carcer; ma erroneamente, perchè tutta la tradizione romana, tanto della  p193 Repubblica, quanto dell'Impero, attesta l'esistenza di un solo stabilimento carcerario, quello situato sotto l'arce Capitolina (v. p. 103). Le stanze attigue alla Sacra Via sono probabilmente cantine di case private, come se ne trovano di simili in Pompei. Altri avanzi di case private fiancheggianti la più antica Sacra Via, mura e canali di tufo, ecc., furono messi in luce dinanzi l'ingresso del suddetto magazzino (m) e della chiesa di S. Cosma e Damiano, ma sono stati ricoperti.

Vedi: Huelsen, R. M. 1902, 94; Boni, Atti del Congresso storico 570‑574; Vaglieri 30‑31.


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Pagina aggiornata: 18 mar 00