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Le Chiese di Roma nel Medio Evo

di Christian Hülsen

pubblicato da Leo S. Olschki
Firenze
MCMXXVII

Il testo è nel pubblico dominio.


[ALT dell'immagine: (vuoto)]

APPENDICE II.

Le Chiese costruite dopo il 1425
ricordate nei cataloghi n. VIII‑XIII (sopra p. 53‑114).

 p527 

1. S. ANDREAE ROTUNDI in Via Flaminia

Sotto questo nome l'Anonimo Spagnuolo (sopra p. 108 n. 83) registra la chiesuola eretta da Giulio III non lungi da Ponte Molle, capolavoro del Vignola.

Del Sodo Vallicell. f. 78, Vatic. p. 29; Panciroli 1 198 2 455; Lonigo Barb. f. 5v., Vallicell. f. 8; Martinelli 59; Nibby 83; Forcella XII p. 467‑472; Armellini 1 664 2 848; Angeli 36.

I Ee

2. S. ANGELI PROPE CASTELLUM S. ANGELI

Così chiama il catalogo del 1555 (sopra p. 80 n. 22) la chiesuola oggi detta comunemente S. Angelo al Corridoio. La medesima occorre nel catalogo del 1492 (p. 73 n. 132: hospitale et aedes S. Angeli in Burgo), nella Tassa di Pio IV (p. 88 n. 11: S. Angelo in borgo di S. Pietro) e nel catalogo dell'ansa (p. 109 n. 122: S. Angeli in burgo). L'ospedale esistette già sotto Eugenio IV, ma è un grave errore di voler attribuire un'alta antichità alla chiesa, cambiandola con S. Angeli de castro S. Angeli (sopra p. 196 n. 58).

Del Sodo Vallicell. f. 77, Vatic. p. 25; Panciroli 1 201 2 503; Lonigo Barb. f. 6v., Vallicell. f. 9 v. (al Corritore); Martinelli 59; Alveri II p. 117 sg.; Nibby 94; Adinolfi Portica di S. Pietro 225; Forcella X p. 253‑261; Armellini 1 129 2 791; Angeli 43.

I Ga

3. S. ANGELI PROPE S. PETRUM in civitate Leonina

Chiesa registrata nel catalogo del 1555 (sopra p. 80 n. 33), situata poco fuori della Porta Cavalleggieri. Fu fondata nel 1552, come attesta l'iscrizione Forcella XIII p. 453 n. 537. Si chiamava pure S. Angelo (oppure S. Michele: catalogo di S. Pio V sopra p. 100 n. 139) alle Fornaci, e fu distrutta sulla fine del sec. XVIII.

Del Sodo Vallicell. f. 73, Vatic. p. 25; Panciroli 1 209 (S. Angelo al Torrione, nel rione di Borgo dell'Arte de' Fornaciari) 2 550; Lonigo Barb. f. 6 v., Vallicell. f. 9 v. (alle fornaci); Forcella XII p. 449‑454 (S. Angelo del Torrione); Armellini 1 774 2 958.

 p528  II Fi

4. S. ANTONII PORTUGALLENSIUM

Chiesa ed ospedale nel rione di Campo Marzo presso S. Agostino. L'ospedale esistette già nel sec. XIV, la chiesa fu costruita circa il 1445 dal cardinale Antonio Martinex di Chaves. È ricordata nel Liber Anniversariorum del Gonfalone del 1490 (sopra p. 64 n. 58), nei cataloghi del 1555 (sopra p. 80 n. 26), di S. Pio V (p. 99 n. 118) e dell'Anonimo Spagnuolo (p. 108 n. 78).

Del Sodo Vallicell. f. 159, Vatic. p. 40; Panciroli 1 218 2 464; Lonigo Barb. f. 7 v., Vallicell. f. 10 v.; Martinelli 63; Bruti vol. 20 (to. XIX) f. 188‑199 (ital.), vol. 14 (to. XIII) f. 140‑148 (lat.); Nibby 103; Forcella III p. 529‑552. XIII p. 496 sg.; Armellini 1 135 2 333; Angeli 53.

II Fhi

5. S. AUGUSTINI

La splendida basilica ora esistente fu costruita, come tutti sanno, dal cardinale di Rouen, Guglielmo Estouteville, nel 1484. Di essa fanno menzione i Liber Anniversariorum (sopra p. 58 n. 12, p. 67 n. 14), i cataloghi del 142 (p. 72 n. 97 a, p. 73 n. 141) e del 1555 (p. 80 n. 29), la Tassa di Pio IV (p. 88 n. 21) ed il catalogo di S. Pio V (p. 99 n. 116). L'asserzione che un piccolo santuario sotto il nome di S. Agostino abbia esistito ivi già nel sec. XIV, rimane assai discutibile; se il Liber Anniversariorum del Gonfalone del 1470 (sopra p. 60 n. 39) registra "in sco. Trifo et sco. Augustino", questo vuol dire soltanto che il nome di S. Agostino fu aggiunto a quello originario di S. Trifone (v. sopra p. 494 n. 13). Il Liber Anniversariorum del 1490 (p. 64 n. 56) la chiama S. Agostino et S. Tripho.

Del Sodo Vallicell. f. 157, Vatic. p. 135; Panciroli 1 184 2 467; Lonigo Barb. f. 2 v., Vallicell. f. 3; Martinelli 74; Bruti vol. 21 (to. XX) f. 116; Nibby 51‑59; Forcella V p. 1‑112. XIII p. 474‑477; Armellini 1 107 2 441; Angeli 17; Calvi Bibliografia 45. 137.

I Jo

6. S. BERNARDINI

Chiesa con annesso monastero, registrata nella Tassa di Pio IV (sopra p. 89 n. 48: S. Bernardino nel rione delli Monti), nel catalogo di S. Pio V (p. 98 n. 77: monasterio di monache dell'ordine di S. Francesco) ed in quello dell'Anonimo Spagnuolo (p. 107 n. 34: monache franciscane). Si crede che sia sorto sulle rovine di un antico monastero chiamato S. Veneranda, ma tale notizia è di autenticità assai dubbia  p529 (v. Huelsen S. Agata dei Goti p. 12). La chiesa attuale fu costruita nel 1625.

Del Sodo Vallicell. f. 96, Vatic. p. 53; Panciroli 1 245 2 285; Lonigo Barb. f. 10 v., Vallicell. f. 15 v.; Martinelli 79; Bruti vol. 16 (to. XV) f. 77‑82 (ital.), vol. 11 (to. X) f. 68 v.- 63 (lat.), vol. 6 (to. V) f. 55 v. (S. Andreae et Bernardini ad montes = lib. VII c. 12), vol. 8 (to. VII) f. 60‑68 (= lib. X c. 7); Nibby 129; Forcella XI p. 489‑495; Armellini 1 157 2 202; Angeli 68.

II Hjm

7. S. BERNARDI AD COLUMNAM TRAIANI

Chiesuola fondata nella prima metà del Quattrocento da un nobile Romano, Francesco de' Foschi della Berta. L'Armellini la dice consacrata nel 1418, sotto il pontificato di Martino V, ma forse con più ragione il Bruti fa risalire la fondazione al pontificato di Eugenio IV e all'anno 1440; certo è che il fondatore, secondo l'epitafio riferito dal Bruti, morì soltanto nel 1468. Siccome fu officiata da una fratellanza composta da laici e da sacerdoti, viene spesso detta S. Bernardo della Compagnia (catalogo di S. Pio V sopra p. 98 n. 79). Il Liber Anniversariorum del Salvatore (sopra p. 53 n. 23) ed il catalogo del 1492 (p. 70 n. 59) la registrano col semplice nome di S. Bernardo; nel Liber Anniversariorum del Gonfalone (p. 63 n. 23) è detta S. Bernardo in montibus, nel Catalogo dell'Anonimo Spagnuolo (p. 110 n. 125) e spesso nei sec. XV e XVI S. Bernardi ad columnam Traiani. La chiesuola fu distrutta nel 1748, e nel suo luogo edificata quella del SS. Nome di Maria che tuttora esistente.

Del Sodo Vallicell. f. 95 v., Vatic. p. 52; Panciroli 1 242 2 291; Lonigo Barb. f. 9 v., Vallicell. f. 15; Martinelli 80; Bruti vol. 21 (to. XX) f. 112 v.-116 (ital.), vol. 8 (to. VII) f. 8‑24 (lat., = lib. X c. 7); Adinolfi II p. 27; Forcella IX p. 227. 244, XIII p. 485; Armellini 1 156 2 165; Calvi Bibliografia 53.

II Jg

8. S. BRIGIDAE

L'asserzione che questa chiesuola sia stata fondata sotto Bonifacio IX (1389‑1404), il quale canonizzò la principessa svedese, pare priva di fondamento: certo è che un hospitium, ovvero hospitale, istituito nella sua casa viene menzionato già nella prima metà del sec. XV. Nei cataloghi non occorre prima di quello del 1492 (sopra p. 75 n. 173: S. Brigidae in Campo Florae); viene poi registrata in quelli del 1555 (S. B. prope palatium Farnesium regione Harenulae), di S. Pio V (p. 102 n. 194:  p530 S. B. in piazza Farnese — hospedale) e dell'Anonimo Spagnuolo (p. 111 n. 165). Esiste tuttora in Piazza Farnese.

Del Sodo Vallicell. f. 119 a, Vatic. p. 56; Panciroli 1 252 superiore 7667; Lonigo Barb. f. 12 v., Vallicell. f. 18; Martinelli 82; Bruti vol. 14 (to. XIII) f. 116‑140 (lat.), vol. 20 (to. XIX) f. 161‑188 (ital.); Nibby 138; Forcella IX p. 297‑304; Armellini 1 172 2 414; Angeli 76; Calvi Bibliografia 54; C. v. Bildt Svenska Minnen och Märken i Rom (Stockholm 1900) p. 1‑64.

9. S. CATHARINAE ALLI CENCI

Chiesuola, con monastero di monache, registrato nel solo catalogo di S. Pio V (sopra p. 102 n. 190; il "documento del secolo XVI nell'archivio della S. Sede al Vaticano, de ecclesiis Urbis VI, 29" citato dall'Armellini 1 179 2 574 è appunto quel catalogo), nel rione Regola, fra S. Andrea a Corte Savella (sopra p. 178 n. 31) e S. Aura in Via Giulia (sopra p. 202 n. 72). È impossibile quindi cercarlo, come volle l'Armellini, nei pressi del Monte dei Cenci nel rione S. Angelo; ma non sono riescito a trovare altre notizia intorno al piccolo santuario.

MAPPA

10. S. CATHARINAE REGIONE TRIVII

Nome menzionato nel solo catalogo del 1492 (sopra p. 71 n. 79) in fine del rione Trevi, dopo S. Giovanni della Ficozza (sopra p. 71 p. 276 n. 29). Nulla ho trovato altrove sul luogo e le vicende della chiesuola.

II Jg

11. S. CATHARINAE DE SENIS VIA IULIA

Chiesa edificata nel 1526 dalla Compagnia dei Senesi, ricordata nei cataloghi del 1555 (sopra p. 81 n. 55), di S. Pio V (p. 102 n. 197) e dell'Anonimo Spagnuolo (p. 112 n. 205). Ricostruita nel 1760, esiste tuttora.

Del Sodo Vallicell. f. 118, Vatic. p. 77; Panciroli 1 259 2 757; Lonigo Barb. f. 14, Vallicell. f. 21; Martinelli 87; Nibby 153; Forcella VII p. 39‑352; Armellini 1 176 2 423; Angeli 84; Calvi Bibliografia 37.

II Hi

12. S. CATHARINAE SENENSIS REGIONE S. EUSTACHII

Nome registrato nel solo catalogo di S. Pio V (sopra p. 102 n. 199) fra S. Eustachio e S. Luigi dei Francesi, con l'aggiunta: monasterio di monache dell'ordine di S. Domenico — aperto. Si tratta del monastero eretto nel luogo della casa ove S. Caterina morì nel 1380: esso era situato presso S. Maria sopra Minerva, dirimpetto al convento di S. Chiara,  p531 e fu spesso chiamato S. Caterina dei Neofiti. Nel 1577, il monastero fu, per ordine di S. Pio V, trasferito a Monte Magnanapoli, ma la cappella della Santa rimase ed è segnata ancora sulla pianta del Nolli n. 841.

Panciroli 1‑2810; Lonigo Barb. f. 14, Vallicell. f. 20 v.; Martinelli 352; Armellini 1 179 2 491.

II Ji

13. SS. COSMAE ET DAMIANI BARBITONSORUM

Chiesuola del rione S. Eustachio, eretta nella metà del sec. XVI dalla Compagnia dei barbieri, ricordata dall'Anonimo Spagnuolo (sopra p. 109 n. 103). Gli era annesso un piccolo convento, al quale forse si riferisce la nota nel catalogo di S. Pio V (p. 102 n. 212): Il Crocefisso — monasterio di monache dell'ordine di S. Francesco, aperto. V. anche più sotto n. 52 s.v. S. Trinitatis Monialium.

Del Sodo Vallicell. f. 141 v.; Vatic. p. 71; Panciroli 1 286 2 791; Lonigo Barb. f. 17, Vallicell. f. 25; Martinelli 92; Nibby 181; Forcella XII p. 379‑384. XIII p. 267; Armellini 1 201 2 447.

14. S. CRUCIS IN MONTE CITORIO

Chiesuola registrata nel catalogo di S. Pio V. (sopra p. 105 n. 305) con l'aggiunta: monasterio di monache dell'ordine di S. Francesco — aperto. La bolla di Martino V del 1. marzo 1423 presso Wadding Annales Minorum vol. V p. 101 const. 95, citata dal Martinelli, ricorda bensì una casa abitata da certe terziarie di S. Francesco in regione Campi Martii in loco Mons Acceptabilis nuncupato, ma non il nome di S. Croce. La chiesa rimaneva in piedi ancora nel secolo XVII.

Del Sodo Vallicell. f. 153 v., vapt 63; Panciroli 1 301 2 425; Lonigo Barb. f. 17 v., Vallicell. f. 25 v.; Martinelli 98; Bruti vol. 16 (to. XV) f. 75‑77 (ital.), vol. 11 (to. X) f. 66‑68 (lat.), vol. X (to. IX) f. 233 v.-236 (= pars III lib. I c. 32); Terribilini cod. Casanat. 2179 (= vol. II) f. 24; Armellini 1 214 2 313.º

I Jf

15. S. ELIGII ARGENTARIORUM

Chiesuola edificata sotto il pontificato di Giulio II, dalla Università degli orefici, in prossimità del Tevere, nel rione Regola. Ricostruita nel 1601, esiste tuttora nella viuzza omonima. Viene menzionata nei cataloghi di S. Pio V (sopra p. 102 n. 195) e dell'Anonimo Spagnuolo (p. 113 n. 264).

Del Sodo Vallicell. f. 118, Vatic. p. 41; Panciroli 1 306 2 758; Lonigo Barb. f. 19, Vallicell. f. 28; Martinelli 101; Nibby 213; Forcella X p. 263‑270; Armellini 1 226 2 425.

 p532  II Gg

16. S. ELISABETH AD PUTEUM ALBUM

Chiesuola e monastero nel rione Parione, distrutta circa il 1580 per la fabbrica della prima abitazione dei Padri dell'Oratorio. Essa si trovava ad est di S. Maria in Vallicella, in un sito oggi traversato dalla Via della Chiesa Nuova. È ricordata nel solo catalogo di S. Pio V (sopra 101 n. 170). Se la chiesa registrata dall'Anonimo Spagnuolo (p. 112 n. 223) col semplice nome S. Helisabetha sia quella di cui trattiamo oppure l'oratorio di S. Elisabetta alle Muratte (Armellini 1‑2288, non lo voglio decidere.

Del Sodo Vallicell. f. 140, Vatic. -; Lonigo Barb. f. 19 v., Vallicell. f. 29; Martinelli 101; Armellini 1 227 2 395; E. Strong-Sellers La Chiesa Nuova p. 45.

II Ji

17. S. ELISABETH TEUTONICORUM

Chiesuola con annesso ospedale nel rione Parione, fondata, come pare, nel principio del sec. XVI, dalla Compagnia dei fornari garzoni tedeschi, la quale fu istituita, secondo il Lonigo, sotto Innocenzo IV nel 1487. È ricorda nei cataloghi di S. Pio V (sopra p. 102 n. 202) e dell'Anonimo Spagnuolo (p. 114 n. 275). Esistette sull'angolo delle vie dei Chiavari e del Paradiso, sino all'anno 1886.

Del Sodo Vallicell. f. 140, Vatic. p. 86; Panciroli 1 306, 2 789; Lonigo Barb. f. 19 v., Vallicell. f. 29; Martinelli 101; Bruti vol. 14 (to. XIII) f. 248 (lat.), vol. 20 (to. XIX) f. 332 sg. (ital.); Forcella III p. 501‑508; Armellini 1 227 2 456.

II Ei

18. S. GREGORII AD RIPETTAM

Chiesa costruita nel 1527 in Via Leccosa, vicino al Porto di Ripetta, ricordata nel catalogo di S. Pio V (sopra p. 99 n. 107), con l'aggiunta: della Compagnia dei muratori, ed in quello dell'Anonimo Spagnuolo (p. 111 n. 181).

Del Sodo Vallicell. f. 88, Vatic. p. 155; Panciroli 1 398 2 461; Lonigo Barb. f. 27, Vallicell. f. 40; Martinelli 109; Alveri II p. 79; Nibby 282; Forcella X p. 271‑280; Armellini 1 291 2 330; Angeli 207.

II Jg

19. S. HIERONYMI IN REGIONE ARENULAE

Chiesuola tuttora esistente presso il Palazzo Farnese sotto il nome di S. Girolamo della Carità. Viene menzionata nel Liber Anniversariorum del Gonfalone del 1490 (sopra p. 65 n. 83, senza cognome), poi nel  p533 catalogo del 1492 (p. 75 n. 172, senza cognome) ed in quello del 1555 (p. 82 n. 74: prope hospitale Anglorum), nella Tassa di Pio IV (p. 90 n. 6: nl rione della Regola), nei cataloghi di S. Pio V (p. 102 n. 192: della Compagnia della Carità) e dell'Anonimo Spagnuolo (p. 111 n. 170: al Palazzo Farnese).

Del Sodo Vallicell. f. 119, Vatic. p. 136; Panciroli 1 375 2 764; Lonigo Barb. f. 25 v., Vallicell. f. 38; Martinelli 111; Bruti vol. 21 (to. XX) f. 77‑82; Nibby 271; Forcella IV p. 241‑261, XIII p. 347‑368; Armellini 1 282 2 414; Angeli 145.

II Gh

20. S. IACOBI HISPANORUM

Chiesa fondata nel 1450 sul lato orientale della Piazza Navona, tuttora esistente, sotto il nome del Sacro Cuore di Gesù. Viene registrata nei Liber Anniversariorum del Gonfalone (sopra p. 61 n. 79, p. 65 n. 97), nei cataloghi del 1492 (p. 76 n. 102) e del 1555 (p. 82 n. 85), nella Tassa di Pio IV (p. 90 n. 87), nei cataloghi di S. Pio V (p. 102 n. 209) e dell'Anonimo Spagnuolo (p. 107 n. 23).

Del Sodo Vallicell. f. 159, Vatic. p. 146; Panciroli 1 322 2 803; Lonigo Barb. f. 23, Vallicell. f. 34 v.; Martinelli 112; Bruti vol. 20 (to. XIX) f. 199‑215 (ital.), vol. 14 (to. XIII) f. 148‑159 (lat.); Forcella III p. 207‑254; Armellini 1 250 2 380; Calvi Bibliografia 67; Angeli 118.

I Mi

21. S. IOHANNIS BAPTISTAE NAUTARUM GENUATIUM

Chiesa fondata nel 1481 da un ricco Genovese Mariaduce Cicala, tuttora esistente in Trastevere non lungi da S. Cecilia. Occorre soltanto nel catalogo del 1492 (sopra p. 78 n. 273: S. .......nautarum) ed in quello dell'Anonimo Spagnuolo (p. 111 n. 186).

Del Sodo Vallicell. f. 66 v., Vatic. p. 125; Panciroli 1 358 2 606; Lonigo Barb. f. 24, Vallicell. f. 36; Martinelli 124; Bruti vol. 20 (to. XIX) f. 245‑249 (ital.), vol. 14 (to. XIII) f. 195‑198 (lat.); Alveri p. 391‑398; Nibby 240; Forcella VII p. 153‑160; Armellini 1 275 2 682; Angeli 167.

 p534  II Ji

23. S. IULIANI BELGARUM

A questa chiesuola, tuttora esistente nella Via del Sudario presso S. Andrea della Valle, si è voluta attribuire un'alta antichità riportando la fondazione al pontificato di Gregorio II (715‑731), ma nè i cataloghi dei sec. XII-XV nè i documenti dei medesimi tempi ne fannoº menzione. Occorre per la prima volta nel catalogo del 1492 (sopra p. 75 n. 194) e poi in quelli di S. Pio V (p. 102 n. 205) e dell'Anonimo Spagnuolo (p. 113 n. 266). V. anche sopra p. 511 n. 33* s.v. S. Flamu.

Del Sodo Vallicell. f. 140 v., Vatic. p. 138; Panciroli 1 384 2 794 (S. Giuliano a' Cesarini); Lonigo Barb. f. 26, Vallicell. f. 38 v; Martinelli 131; Bruti vol. 20 (to. XIX) f. 124‑133 (ital.), vol. 14 (to. XIII) f. 90 v.-98 (lat.); Nibby 275; Forcella III p. 509‑527; Armellini 1 283 2 447.

II Gi

24. S. LUDOVICI GALLORUM

La chiesa nazionale dei Francesi fu eretta, come viene notato sopra p. 327 n. 3, sotto Sisto IV, poco dopo il 1478, accanto all'antica chiesa di S. Maria de Cellis. È registrata nei cataloghi del 1492 (sopra p. 74 n. 144) e del 1555 (p. 102 n. 200) e dell'Anonimo Spagnuolo (p. 107 n. 25). Quando, verso la fine del sec. XVI, fu costruita la magnifica chiesa oggi esistente (consecrata l'8. ottobre 1589), quelle più vecchie scomparirono.

Del Sodo Vallicell. f. 156, Vatic. p. 161; Panciroli 1 435 2 806; Lonigo Barb. f. 31 v., Vallicell. f. 46 v.; Martinelli 167; Bruti vol. 20 (to. XIX) f. 230‑244 (ital.), vol. 14 (to. XIII) f. 174‑187 (lat.); Nibby 311; Forcella III p. 1‑103. XIII p. 447; La Croix Mémoire historique sur les Institutions de France à Rome (Paris 1868); Armellini 1 321 2 436; Calvi Bibliografia 79; Angeli 241.

I Lg

5. S. MARGARITAE AD SCALAS

Chiesa con annesso monastero, tuttora esistente, sotto il nome di S. Margherita e S. Emidio, nel rione di Trastevere. L'asserzione del Panciroli che il monastero abbia avuto principio già nel 1288 sotto il pontificato di Nicola IV pare senza fondamento: essa si basa soltanto su affermazione delle monache. Era dedicata dapprincipio a S. Elisabetta regina d'Ungheria, ma il nome fu cambiato quando Donna Giulia Colonna rifabbricò la chiesa nel 1564.

Del Sodo Vallicell. f. 69, Vatic. p. 239; Panciroli 1 445 2 599; Lonigo Barb. f. 19 v., Vallicell. f. 29 (S. Elisabetta regina d'Ungheria), Barb. f. 33 v., Vallicell. f. 49 (S. Margherita); Nibby 328; Forcella XII p. 111‑113; Armellini 1 330 2 689.

 p535 

26. S. MARGARITAE prope Colosseum

Il catalogo di S. Pio V registra (sopra p. 97 n. 41), fra S. Andrea del Portogallo e S. Maria della Scala nel Palazzo di messer Eurialo (Silvestri, v. sopra p. 312 n. 13), una chiesa di S. Margarita, aggiungendo: "rovinata". La medesima, come pare, occorre nel catalogo dell'Anonimo Spagnuolo (p. 113 n. 270): S. Margarita, arrovinata (precedono S. Andrea del Portogallo e S. Maria del Portogallo). Oltre a questi, il Fabricio p. 281 ed. 1587 ricorda: S. Margrithae in radice Esquilini ex adverso Amphitheatri. Il Martinelli, dopo ripetute le parole del Fabricio, aggiunge: "Erat, ud audivimus, familiae DD. de Silvestris, ubi viridarium olim Card. Pii. Adhuc in aedibus annexis cernuntur insignia dictae familiae". Mancano documenti grafici per fissare esattamente il luogo del piccolo santuario.

Martinelli 368; Armellini 1‑2 138.

I Eqr

27. S. MARIAE ANGELORUM in Thermis Diocletiani

Questa magnifica basilica fu cominciata da Pio IV nel 1561, ma condotta a termine soltanto nel decennio seguente. Si noti che il catalogo di S. Pio V registra bensì la chiesa rovinata di S. Ciriaco (sopra p. 245 n. 31), ma non quella di S. Maria degli Angeli: quest'ultima occorre nel solo catalogo dell'Anonimo Spagnuolo (108 n. 62).

Del Sodo Vallicell. f. 110 v.-112, Vatic. p. 196; Panciroli 1 453 2 306; Lonigo Barb. f. 36, Vallicell. f. 53; Martinelli 228; Bruti vol. 18 (to. XVII) f. 506‑518 (ital.), vol. 13 (to. XII) f. 31‑39 (lat.), vol. 8 (to. VII) f. 262‑277 (= lib. XI c. 12, lat.); Cancellieri de secretariis II p. 1025 sg.; Nibby 329; Forcella IX p. 149‑168; Armellini 1 331 2 821; Calvi Bibliografia 81; Angeli 252.

MAPPA

28. S. MARIAE DE ANIMA

Chiesa nazionale dei Tedeschi, cominciata a costruire verso la metà del sec. XV, finita sotto Alessandro VI. È ricordata nei cataloghi del 1492 (sopra p. 74 n. 158), del 1555 (p. 84 n. 139), di S. Pio V (p. 101 n. 171) e dell'Anonimo Spagnuolo (p. 106 n. 11).

Del Sodo Vallicell. f. 161, Vatic. p. 209; Panciroli 1 463 2 483; Lonigo Barb. f. 36, Vallicell. f. 53; Martinelli 282; Bruti vol. 20 (to. XIX) f. 249‑258 (ital.), vol. 14 (to. XIII) f. 198‑202 (lat.); Nibby 362; Forcella III p. 429‑499; Armellini 1 396 2 386; Calvi Bibliografia 82; Schmidlin Geschichte der deutschen Nationalkirche S. Maria dell'Anima (Freiburg 1906).

 p536  II Gk

29. S. MARIAE ANNUNTIATAE COLLEGII ROMANI

Chiesa costruita nel 1562 dalla munificenza di Vittoria della Tolfa, nipote di Paolo IV, distrutta fra il 1649 ed il 1654 per la fabbrica di S. Ignazio. La facciata è rappresentata sulla grande pianta prospettica del Maggi Maupin-Losi; essa non guardava, come sostiene l'Armellini, la Piazza del Collegio Romano (Camilianum), ma la Via di S. Ignazio, quasi dirimpetto all'ingresso della Biblioteca Casanatense. Dei cataloghi del sec. XVI, soltanto l'Anonimo Spagnuolo (sopra p. 112 n. 227) ne fa menzione.

Del Sodo Vallicell. f. 155 v., Vatic. -; Panciroli 1 2 825; Lonigo Barb. f. 36 v., Vallicell. f. 53 v.; Martinelli 368; Arm. 1134, 2 480.

30. S. MARIAE DE CONCEPTIONE

Il catalogo di S. Pio V. (sopra p. 106 n. 306) registra una chiesuola di questo nome fra S. Croce di Monte Citorio e S. Biagio di Monte Citorio, aggiungendo: monastero di monache di S. Francesco, aperto. Dal medesimo forse dipende il Terribilini cod. Casanat. 2183 (to. VII) f. 275 v.

Lonigo Barb. f. 37, Vallicell. f. 54; Armellini 1 404 2 317.

II Lm

31. S. MARIAE DE CONSOLATIONE

Narra Camillo Fanucci (Opere Pie di Roma lib. II c. 2; cf. Bruti f. 391) che una divota imagine della Madonna, dipinta sopra un muro presso S. Maria delle Grazie, abbia operato, nel 1460 e negli anni seguenti, molti miracoli. Perciò si formò una Compagnia, che non lungi dalla chiesuola delle Grazie, ne fabbricò una nuova più grande e più splendida, la quale fu consecrata il 3. novembre 1472 (Infessura ed. Tommasini p. 72). La ricordano il catalogo del 1492 (sopra p. 77 n. 237) e quello dell'Anonimo Spagnuolo (p. 110 n. 141).

Del Sodo Vallicell. f. 127, Vatic. p. 207; Panciroli 1 491 2 62; Lonigo Barb. f. 37, Vallicell. f. 54; Martinelli 211; Bruti vol. 20 (to. XIX) f. 61‑66 (ital.), vol. 14 (to. XIII) f. 37‑41 (lat.), vol. 3 (to. II) f. 391‑416 (= lib. III c. 34, lat.); Nibby 366; Forcella VIII p. 319‑352. 520‑543; Armellini 1 383 2 536; Angeli 294.

32. S. MARIAE FELICIS Chiesolina con annesso monastero, situata nei pressi di S. Maria al Camiliano e S. Maria sopra Minerva. È ricorda nei cataloghi di  p537 S. Pio V (sopra p. 103 n. 221) e dell'Anonimo Spagnuolo (p. 103 n. 111: S. Maria in pigna).

Del Sodo Vallicell. f. 149 v., Vatic. -; Armellini 1 437 2 471.

I Nhi

33. S. MARIAE DE HORTO

Chiesa posta in Trastevere, presso S. Cecilia. Fu cominciata ad edificare, secondo il Martinelli, nel 1488 (il millesimo 1419 presso l'Armellini ed. 2 è un errore di stampa, l'edizione prima ha 1489). La Compagnia di S. Maria dell'Orto fu istituita, secondo il Bruti, l'8. settembre 1492 (secondo il Panciroli nel 1495). la chiesa viene registrata nel catalogo del 1555 (sopra p. 84 n. 138), nella Tassa di Pio IV (p. 92 n. 162) e nel catalogo di S. Pio V (p. 105 n. 294).

Del Sodo Vallicell. f. 21, Vatic. p. 211; Panciroli 1 510 2 576; Lonigo Barb. f. 37 v., Vallicell. f. 54 v.; Martinelli 219; Bruti vol. 14 (to. XIII) f. 49‑51 (lat.), vol. 20 (to. XIX) f. 75‑77 (ital.), vol. 21 (to. XX) f. 43‑45; Alveri II p. 362‑378; Nibby 446; Forcella V p. 435‑438. XIII p. 471 sg.; Armellini 1 438 2 668; Angeli 360; Calvi Bibliografia 94.

II Jm

34. S. MARIAE LAURETIANAE in Foro Traiano

Chiesa fondata dalla confraternita dei fornari nel 1507, ricordata nei cataloghi del 1555 (sopra p. 84 n. 136), di S. Pio V (p. 98 n. 81) e dell'Anonimo Spagnuolo (p. 106 n. 3, p. 110 n. 126).

Del Sodo Vallicell. f. 94 v., Vatic. p. 216; Panciroli 1 316 2 295; Lonigo Barb. f. 37v., Vallicell. f. 54 v.; Martinelli 222; Bruti vol. 8 (to. VII) f. 1‑14, vol. 20 (to. XIX) f. 79‑81 (ital.), vol. 14 (to. XIII) f. 52‑53 (lat.); Nibby 378; Forcella IX p. 203‑226. XIII p. 487 sg.; Armellini 1 447 2 252; Angeli 310; Calvi Bibliografia 88.

I Bi

35. S. MARIAE MIRACULORUM

Una cappelletta con una divota imagine della Madonna esisteva, nel principio del Cinquecento, in uno degli archi interni delle mura Aureliana fra la Porta del Popolo ed il Tevere. Andrea Fulvio (lib. V f. 91 v. ed. 1527) ricorda l'imago deiparae Virginis quae nuperrime in quadam fumosa proseuca in proximis moenibus iuxta Tiberim coli frequentarique coeptaque est proximo anno iubilei MDXXV. L'arciconfraternita di S. Giacomo degli Incurabili eresse, nel medesimo anno 1525 (il millesimo 1325 presso l'Armellini è un semplice sbaglio), una chiesolina per accogliere l'imagine. Questa chiesetta viene ricordata nel catalogo di S. Pio V (sopra p. 99 n. 111:  p538 S. Maria delli Miracoli — Oratorio di S. Iacomo) ed in quello dell'Anonimo Spagnuolo (p. 111 n. 182). L'imagine poi fu trasferita nella chiesa eretta sulla Piazza l Popolo, fra il Corso e Via Ripetta nel 1664.

Del Sodo Vallicell. f. 87, vtp 214; Panciroli 1 534 2 457; Lonigo Barb. f. 38, Vallicell. f. 55; Martinelli 228; Alveri II p. 41 sg.; Nibby 433; Forcella X p. 385‑392; Armellini 1 411 2 323; Angeli 348.

36. S. MARIAE MIRACULORUM TRANS TIBERIM

Nome occorrente nel solo l15 (sopra p. 84 n. 140). Non trovo altre notizie relativa a quel santuario, se non si vuol credere identico con S. Mariae de Oliva.

II Hg

37. S. MARIAE MONTIS SERRATI

Chiesa edificata nel principio del sec. XVI in un luogo ove prima esisteva un ospedale della nazione catalana, con una cappella dedicata a S. Nicola. Quest'ultima venne demolita nel 1518. La chiesa della Vergine occorre nei cataloghi del 1555 (sopra p. 84 n. 156), di S. Pio V (p. 102 n. 196) e dell'Anonimo Spagnuolo (p. 109 n. 94).

Del Sodo Vallicell. f. 117 v., Vatic. p. 221; Panciroli 1 535 2 761; Lonigo Barb. f. 38, Vallicell. f. 55; Martinelli 228; Bruti vol. 20 (to. XIX) f. 275‑286 (ital.), vol. 14 (to. XIII) f. 214‑217 (lat.); Forcella III p. 289‑313. XIII p. 228‑233; Armellini 1 412 2 415; Angeli 349; Calvi Bibliografia 94.

I Lg

38. S. MARIAE DE OLIVA

Il solo catalogo di S. Pio V (sopra p. 104 n. 275) registra questo nome, aggiungendo: monastero di monache di san Francesco — aperto. Il cognome de oliva viene attribuito anche alla chiesa trasteverina di S. Apollonia, alla quale pure era aggiunto un monastero di monache francescane. Si potrebbe supporre che alla chiesa di S. Apollonia costruita nel 1582 abbia preceduto un piccolo santuario della Vergine col medesimo cognome. Notizie sulla chiesa di S. Apollonia si trovano presso il Del Sodo Vallicell. f. 69, Vatic. p. 46; Panciroli 1 224 2 598; Lonigo Barb. f. 7 v., Vallicell. f. 11 v.; Martinelli 64; Bruti vol. 16 (to. XV) f. 72. 73 (ital.), vol. 11 (to. X) f. 64 sg. (lat.: S. Apollinae de Oliva); Forcella X p. 135‑141; Armellini 1 145 2 693.º

II Gh

39. S. MARIAE PACIS

Chiesa fondata, sedente Sisto IV, col nome di S. Maria della Virtù, sul luogo della chiesuola antica di S. Andrea degli acquararii (sopra p. 176  p539 n. 28). Viene ricordata, col nome di S. Maria della Pace, nei Liber Anniversariorum di S. Maria in Porticu (sopra p. 58 n. 11), del Gonfalone del 1490 (p. 65 n. 73) e di S. Maria in Araceli (p. 67 n. 13), poi nel catalogo del 1492 (p. 74 n. 159), nella Tassa di Pio IV (p. 92 n. 157), nonchè nei cataloghi del 1555 (p. 84 n. 150), di S. Pio V (p. 100 n. 129) e dell'Anonimo Spagnuolo (p. 106 n. 12).

Del Sodo Vallicell. f. 161 v., vapt 203; Panciroli 1 546 2 484; Lonigo Barb. f. 38, Vallicell. f. 55 v.; Martinelli 232; Nibby 448; Forcella V p. 487‑512. XIII p. 471 sg.; Armellini 1 352 2 370; Angeli 362; Calvi Bibliografia 94.

II Fkl

40. S. MARIAE PIETATIS

Chiesa con annesso ospedale sull'angolo di Piazza Colonna e Via dei Bergamaschi, fondata nel 1548 dallo spagnuolo D. Ferrante Ruiz. È registrata nei cataloghi di S. Pio V (sopra p. 106 n. 311, con l'aggiunta: hospedale de poveri forastier) e dell'Anonimo Spagnuolo (p. 109 n. 97 con l'aggiunta: xenodochium insanorum). Nel sec. XVII chiesa ed ospedale furono concessi alla Compagnia dei Bergamaschi, che in una parte dell'area costruirono la chiesa, tuttora esistente, dei SS. Bartolomeo ed Alessandro.

Del Sodo Vallicell. f. 92, Vatic. p. 215; Panciroli 1 551 2 411; Lonigo Barb. f. 38 v., Vallicell. f. 55; Martinelli 233; Bruti vol. 20 (to. XIX) f. 87‑92 (ital.), vol. 14 (to. XIII) f. 58‑62 (lat.), vol. 10 (to. IX) f. 136‑141 (lat., = pars III lib. I c. 16); Nibby 122; Forcella VI p. 507‑523; Armellini 1 426 2 523; Angeli 62; Calvi Bibliografia 52. • Titi 355‑356.

I Ed

41. S. MARIAE PURITATIS

Chiesa, ora profanata, nel Borgo Nuovo, fondata al tempo di Clemente VII (1523‑1530), già appartenente al Collegio dei caudatarii dei cardinali. Occorre nel catalogo di S. Pio V (sopra p. 100 n. 15).

Del Sodo Vallicell. f. 74, Vatic. p. 213; Panciroli 1 559 2 508; Lonigo Barb. f. 38 v., Vallicell. f. 56; Martinelli 237; Alveri II p. 235 sg.; Armellini 1 424 2 779; Angeli 385.

42. S. MARIAE REGINAE COELI

Chiesuola già esistente sulla Piazza di S. Pietro, ricordata nel Catalogo del 1492 (sopra p. 73 n. 123) e nella Tassa di Pio IV (p. 91 n. 138). L'Armellini cita, da un libro catastale della Basilica Vaticana,  p540 un documento del 16. ottobre 1513, nel quale si ricorda una domus sita in burgo et in platea dictae basilicae iuxta ecclesiam S. Mariae de virgariis (v. sopra p. 374 n. 95) intra hos fines: cui ab uno latere est ecclesia S. Mariae Reginae Coeli, ab alio latere sunt res dni. Bernardi de Rusticis, ante est via publica.

Armellini 1 424 2 780.

I Lf

43. S. MARIAE DE SCALA

Il solo catalogo di S. Pio V (sopra p. 105 n. 276) registra nel rione di Trastevere questo nome, aggiungendo: "mono di monache di S. Francesco — aperto". Forse si tratta di uno stabilimento delle monache di S. Chiara, nel quale si venerava una imagine della Vergine, che per i suoi miracoli fu cagione di erigervi, nel 1592, la chiesa omonima tuttora esistente.

Panciroli 1 572 2 595; Lonigo Barb. f. 39, Vallicell. f. 56 v.; Martinelli 245; Alveri II p. 322; Nibby 479; Forcella V p. 535‑552; Armellini 1 423 2 652; Angeli 389.

44. S. MARIAE VIA PONTIFICALI regione Columnae

Nome registrato nel solo catalogo del 1555 (sopra p. 84 n. 148). Non può riferirsi a S. Maria in Via, ricordata dal medesimo autore al n. 158, ed io ignoro quale chiesuola possa essere indicata, come lo ignorava il Martinelli p. 451, il quale cita il nome ex Panvin. ms. in bibl. Vatic., cioè dal medesimo catalogo del 1555.

II Hk

45. S. MARTHAE REGIONE PINEAE

Chiesa tuttora esistente, ma profanata, sulla Piazza del Collegio Romano, fondamenta circa il 1550 da S. Ignazio di Loyola. Il catalogo di S. Pio V (sopra p. 103 n. 220) aggiunge: monastero delle Malmaritate — chiuso. Viene ricordata anche dall'Anonimo Spagnuolo (p. 108 n. 70; S. Martha in la pigna — monache).

Del Sodo Vallicell. f. 149 v., Vatic. p.º 240 (S. Marta all'Arco di Camigliano); Panciroli 1 614 2 547; Lonigo Barb. f. 40 v., Vallicell. f. 58 v.; Martinelli 254; Bruti vol. II (to. X) f. 267‑271 (lat.), vol. 22 (to. XXI) f. 146‑150 (= pars IV lib. I c. 16, lat.); Nibby 53; Forcella X p. 165‑172; Armellini 1 450 2 471.

 p541  I Fa

46. S. MARTHAE IN VATICANO

Cappella nell'ospedale dei Palatini fondata sotto Paolo III, ricordata nei cataloghi di S. Pio V (p. 100 n. 147) e dell'Anonimo Spagnuolo (p. 109 n. 88).

Del Sodo Vallicell. f. 73, Vatic. p. 240 (dietro la fabrica di S. Pietro); Panciroli 1 615 2 547; Lonigo Barb. f. 40 v., Vallicell. f. 58 v. (dietro S. Pietro); Martinelli 255; Alveri II p. 220‑222; Nibby 538; Forcella VI p. 295‑304; Armellini 1 451 2 761; G. Bossi La chiesa di S. Marta al Vaticano (Roma 1883); Angeli 417.

I Hd

47. S. ONUPHRII

Chiesa fondata, nel 1434, da Niccolò da Forca Palena, sul pendio del Gianicolo. Viene menzionata nei cataloghi del 1492 (sopra p. 73 n. 127) e del 1555 (p. 82 n. 76: S. Honofrii in Vaticano), nella Tassa di Pio IV (p. 89 n. 74), nel catalogo di S. Pio V (p. 104 n. 271) ed in quello dell'Anonimo Spagnuolo (p. 111 n. 190).

Del Sodo Vallicell. f. 41, Vatic. p. 244; Panciroli 1 638 2 559; Lonigo Barb. f. 44 v., Vallicell. f. 65; Martinelli 263; Alveri II p. 283‑286; Nibby 566; Forcella V p. 289‑330. XIII p. 263 sg.; Armellini 1 493 2 658; Angeli 433; Calvi Bibliografia 103.

48. S. PAULI in regione Campitelli

Santuario ricordato nel solo catalogo di S. Pio V (sopra p. 103 n. 225) con l'aggiunta: Monastero dell'ordine di S. Domenico — aperto. Deve essere stato nelle vicinanze di Tor de' Specchi, ma non ho trovato altre notizie relative ad esso.

I Di

49. S. ROCCHI

Chiesa costruita nel principio del sec. XVI presso il Porto di Ripetta, e tuttora esistente. Occorre nella Tassa di Pio IV (sopra p. 93 n. 194), nel catalogo di S. Pio V (p. 99 n. 109) ed in quello dell'Anonimo Spagnuolo (p. 111 n. 179).

Del Sodo Vallicell. f. 88‑89 v., Vatic. p. 306; Panciroli 1 227 2 458; Lonigo Barb. f. 50, Vallicell. f. 73 v.; Martinelli 294; Bruti vol. 20 (to. XIX) f. 77‑79 (ital.), vol. 14 (to. XIII) f. 51 sg. (lat.); Alveri II p. 66‑71; Nibby 605; Forcella VII p. 447‑476. XIII p. 489 sg.; Armellini 1 579 2 328; Angeli 529; Calvi Bibliografia 123.

 p542 

50. S. SALVATORIS AD ARCUM

La Tassa di Pio IV (p. 94 n. 119) registra: S. Salvatore in arco, unito alla fabbrica di S. Lorenzo in Damaso (cfr. Martinelli 388 "ex taxa Leonis X"). La medesima chiesa sarà quella chiamata S. Salvatoris ad fornicem, nel quale, secondo il Bicci (Notizie storiche della famiglia Boccapaduli p. 447) nel sec. XVI la Compagnia della Concezione in S. Lorenzo in Damaso tenne le sue adunanze. Il Bicci aggiunge: "la chiesa era posta su la piazza di Campo di Fiore; e questa distrutta, passò quella pia adunanza colla sua imagine della Madonna in S. Lorenzo in Damaso". — Il Torrigio invece (Storia di S. Teodoro p. 251, da cui Zaccagni 454) la chiama S. Salvatoris ad arcum in criptis, e vuole identificarla con S. Maria in grotta pinta (sopra p. 328 n. 34). Io non sono riescito a trovare altre notizie intorno al piccolo santuario.

II Jm

51. SPIRITUS SANCTI prope Columnam Traiani

Chiesa con monastero, fondata nel 1432 da Petronilla Capranica, demolita circa il 1810 per gli scavi del Foro Traiano. È registrata nel catalogo di S. Pio V (sopra p. 98 n. 78) con l'aggiunta: mono di monache dell'ordine de' canonici regolari — chiuso.

Del Sodo Vallicell. f. 96 v., Vatic. p. 312 (Spirito Santo vicino a Spoglia Cristo), Vatic. p. 312 (a Macel de' Corvi); Panciroli 1 769 2 195; Lonigo Barb. f. 56 v., Vallicell. f. 84 v.; Martinelli 306; Bruti vol. 11 (to. X) f. 160‑162 (ital.), vol. 16 (to. XV) f. 189‑191 (lat.); Armellini 1 619 2 166.

II Ji

52. S. TRINITATIS MONIALIUM

Chiesuola con annesso monastero di monache di S. Francesco, ricordata per la prima volta nel catalogo del 1492 (sopra p. 76 n. 108: monasterium et aedes S. Tr. monialium S. Francisci), già esistente nel rione di S. Eustachio. È registrata poi nei cataloghi di S. Pio V (p. 102 n. 208): la Trinita, monastero di monache di S. Francesco — aperto) e dell'Anonimo Spagnuolo (p. 109 n. 106: la Tr. di monache). Verso la fine del sec. XVI fu incorporata nelle fabbriche del collegio dei Barbieri (v. sopra p. 531 n. 13 s.v. SS. Cosma e Damiano).

Panciroli 1 286 2 741 (S. Cosma e Damiano); Lonigo Barb. f. 59, Vallicell. f. 88; Martinelli 404; Bruti vol. 16 (to. XV) f. 643‑662 (ital.), vol. 13 (to. XII) f. 121‑147 (lat.); Nibby 181; Armellini 1 201 Armellini 2 447.

 p543  I Dm

53. S. TRINITATIS IN PINCIO

Chiesa con annesso monastero dei frati Minimi, fondata da Carlo VIII re di Francia. Occorre per la prima volta nel catalogo del 1492 (sopra p. 73 n. 117: S. Trinitatis), poi in quelli di S. Pio V (p. 99 n. 113: SS. Trinita — monastero dei frati di S. Antonio [sic] di Paola) e dell'Anonimo Spagnuolo (p. 107 n. 16: la ternita — fri. minimi). Esiste tuttora sul monte Pincio.

Del Sodo Vallicell. f. 80, Vatic. p. 334; long 59, Vallicell. f. 88; Panciroli 1 795 2 443; Martinelli 315; Nibby 742; Forcella III p. 107‑170 XIII p. 404 sg.; Armellini 1 650 2 339; Angeli 588.


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