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Deruta (PG)

Comune dell'Umbria centrale: 42°59,5N, 12°42,4E, 313 m s.l.m. e 8164 abitanti (2003)

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Uno scorcio del paese, in maiolica senz'altro, sopra una delle sue porte.

La fama di Deruta, 19 km a S di Perugia (i comuni vicini sono Torgiano e Marsciano) è interamente dovuta alle sue ceramiche. Ora, se conoscete il resto del mio sito, vi accorgerete probabilmente che sono fra quella gente orribile che ritiene che se qualcosa piace a (gli altri) turisti, non può valere la pena di esser vista, e particolarmente tali cose come le ceramiche e altri gingilli del genere. Le ceramiche di Deruta, tuttavia, che si vedono in tutta l'Umbria, dimostrano quanto errato sia stato il mio punto di vista: una tradizione veridica, onesta, rimane molto viva, appoggiato da un laboratorio della ceramica e da una scuola di formazione sotto il patrocinio dello stato, e la maggior parte dei prodotti sono piacevolissimi; in modo che, pure non dicendo nulla sui meriti dei rispettivi produttori, posso invece caldamente raccomandare la produzione complessiva.

Cambiando di discorso, il comune, e soprattutto il paese in alto, fa una bella figura medievale, con pezzi di mura antiche e la chiesa S. Francesco, del Trecento — la sua campana fu colata nel 1228, suonando la prima volta per festeggiare la canonizzazione del santo: la chiesa s'inorgoglia anche di un bel rosone e un gruppo di affreschi delle scuole umbra e senese.

A Deruta però non possiamo allontanarci troppo dall'arte del vasaio. L'attrazione culturale principale qui rimane il Museo della Ceramica celebre nel mondo intero: alcuni dei pezzi risalgono alla fine del Medio Evo. A 2 km, la chiesa seicentesca della Madonna del Bagno ci presenta le sue pareti coperte di centinaia di offerte votive in maiolica che si estendono su parecchi secoli.

Ho finito per andare a Deruta nel mio soggiorno scorso in Umbria, e ne sono rimasto gradevolmente sorpreso. Un sito corretto finirà quindi per comparire qui; ma nel frattempo, potreste trovare utile di leggere la piccola sezione alla pagina 28 Giulio 2000 del mio diario — in inglese, scusatemi! — con due altre foto; per informazioni più ampie (e molto migliori), vedere i siti collegati nella barra di navigazione qui sotto.


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Pagina aggiornata: 13 dic 17