Avevo quattordici anni.
I miei erano sfollati a Monte Corona
ma quella mattina io avevo una lezione
di italiano dalla Gina Borgarelli
in vista degli esami.
Ero uscita da casa serena e tranquilla
con l'abito di velluto ed il gilè di merletto
che erano l'orgoglio della Peppa (la mia sarta).
Avevo i soliti fiocchi azzurri ai capelli
e i libri sottobraccio . . .
La Gina mi accolse col sorriso di sempre . . .
L'Esterina, con il solito broncio.
Tutto pareva normale . . . finché le bombe . . .
Uscimmo; la Gina credeva che l'arco
ci avrebbe protetto . . . Si sbagliava.
Siamo rimaste lì abbracciate, con la Bengasina . . . l'Elvira . . .