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Opere romane. Casa Mannoni — Mosaico a colori con bello scomparto recante figure ed animali; ricorda l'epoca di Adriano. Il proprietario per nostra istigazione ne fè dono alla Galleria Municipale. Casa Prosperini — Avvanzo di altro mosaico a colori bianco e nero.º Fuori di porta S. Florido, a S: nel Predio detto delle Cascine — Vasta costruzione con resti di opera reticolata e tracce di pavimenti a mosaico ed a spina; sembra qui esistessero pubblici bagni.
Interno. Parete S: IIo Altare Tela ad olio — Apparizione di Maria con Gesù a S. Antonio, leggesi Saverius Gismundus perusinus faciebat. A . . . . . Parete D: Io Altare Tela ad olio — Gloria di S. Antonio, leggesi Sebastianus Romoni Siculus pin. 1771 — Queste due opere si citano solo per l'istoria dell'arte! Convento. Refettorio, Tela ad olio — Figura su di un'arazzo la Lavanda — Si legge a S: 1777 a D: aa. pp.
Interno. Altare maggiore Tavola ad olio — Martirio di S. Bartolomeo; opera del XVI secolo. Parete S: — Arca dell'olio santo scolpita in marmo grigio; lavoro del XV secolo. Cappella a D: Tavola a tempra, Trittico — In centro Maria in trono con Gesù, ai lati S. Bartolomeo e S. Benedetto; opera del XV secolo.
Interno. Quattro sesti ovali appesi alle pareti in Tela ad olio — Istorie di S. Catterina V. e M.; opere del cav. Borghese. Altare maggiore, Affresco — Dio benedicente; opera ritenuta del Pomarancio.
Interno. Io Altare S: Tavola a tempra — L'Incoronazione di Maria; entro un nimbo ornato di sei Serafini v'è Cristo in atto d'incoronare la Vergine, presso il nimbo otto Angioli che accompagnano il lor canto con musicali istrumenti, in basso dieci figure di Santi; pregevole opera di Pietro della Francesca. Altare maggiore Tavola a tempra — L'Incoronazione di S. Cecilia; bell'opera di Luca Signorelli. Parete D: — Ornato a stucchi con disegno del Della Porta, recante nel centro un basso rilievo in terra cotta — L'Epifania; opera del Della Rubbia.º Sul coretto, Tavola a tempra — Maria con Gesù ed angioli; scuola Senese del XV secolo. Convento. In una cameretta presso il coro sei tavolette del Signorelli che facevan parte del gran quadro, rappresentanti — S. Lucia, S. Girolamo. S. Bernardino, S. Michele, S. Giovanni Battista e S. Giovanni Evangelista (furono mal restaurate!). Refettorio, Tela ad olio — Ultima cena del Redentore; dipinta p50 sullo scorcio del VI secolo.º Antica cappellina, a D: dell'ingresso interno scultura in terra cotta — S. Cecilia; bella opera di Luca Della Robbia, dipinta ad olio nell'epoca in cui fu fatta.
Della originale edificazione (1269) nulla rimane, e solo si vede qualche resto della seconda costruzione intrapresa nel XV secolo; fu nuovamente ammodernata nel 1724.
Interno. Ad una sola nave con abside del XV secolo; grandiosa travatura sostiene il tetto della vasta Chiesa, copia di detta travatura esiste nel salone del palazzo della Signoria di Firenze, fatta dal Cronaca ed elogiata dal Vasari.
Parete S: IIo Altare Tavola ad olio — Discesa del Spirito Santo; in basso a S: leggesi Alexander Fortorius Aretinus pingebat 1569. IIIo Tavola ad olio — L'Annunciazione di Maria; ricorda la maniera del Parmigianino. IVo Altare basiliche architettato in pietra grigia; composizione simile a quella del Pollaiola in Firenze; opera di Luca Signorelli. Abside — Coro e seggi intagliati e messi a tarsie nel XV secolo. Parete S: Tavola a tempra — Maria in trono con Gesù attorniati da Angioli; XIV secolo, scuola fiorentina. Parete D: Tavola a tempra — Annunciazione di Maria; leggesi in un cartello Franciscus Tifer. . . . Tavola a tempra — Martirio di S. Sebastiano, nel piedistallo, in centro iscrizione del 1524 che ricorda i committenti, a S: della base Jacobus Mediolanensis P. Parete D: della chiesa. Io Altare architettato a somiglianza di quello del Signorelli Tela ad olio — Il crocifisso e due santi; copi della Tavola di Raffaello passata nella galleria Fesch e quindi in quella di Lord Ward. IIo Altare Affresco Maria seduta con Gesù; lavoro attribuito al Gherardi. Cappella dietro questo Altare — Affreschi della istessa mano.
IIIo Altare Tela ad olio — Maria stante sopra un mensolone circondata da santi; opera del XVI secolo, attribuita al Pagani. IVo Altare Tavola ad olio — Dio in gloria; nel centro dell'Altare — Il Presepe, nella predella — Il transito di Maria ed alcuni santi; sulla maniera degli Alfani. Vo Altare Sponsalizioº di S. Catterina; attribuito a Sante di Tito. Sacrestia, due quadretti in Tela ad olio — Il Presepe — La Madonna col Bambino e santi; opere del Barboni di Città di Castello. Sopra l'ingresso della retro sacrestia, Tela ad olio — S. Pietro martire; si legge in basso, Felix Damianus pingebat 1592. Chiostro. Opera del 1500 — Reca quarantadue lunette in affresco con le istorie della Beata Margherita; nell'angolo Sud-Ovest, leggesi Salvi Castellucci Aretini 1662. Refettorio, Affresco — L'ultima cena di Cristo; di un seguace della scuola di Giotto.
Interno. Altare maggiore, Tavola ad olio — Nostra Donna in seggio; vi si legge il nome del committente e la data del 1576. Conservasi una croce a cesello su lastra d'argento che ricorda la scuola del Cellini.
Costruita sul finire del XIV secolo.
Interno. Parete S: Io Altare Tavola ad olio — Incoronazione della Madonna, opera di G. Vasari. La Cappella è ornata di banconi con trentasei stalli a tarsie del XV secolo. IIo Altare opera in figulina verniciata — S. Francesco che riceve le stigmate; nella predella figure di santi ed ornati. IVo Altare rimane il sesto in cui vedevasi lo sposalizio di Maria di Raffaello, ora a Milano. Abside a D: Tavola ad olio — Maria, con Gesù e Santi, attribuita al Pontormo. Crocera D: Altare Tavola ad olio — Madonna della Concezione; leggesi in basso Nicolaus Circignanus a Pomarancio pingebat 1573. IIo Altare Sul lato D: Tavola ad olio — Assunzione di Maria; attribuita a Raffaelino dal Colle. IIIo Altare Tela ad olio — L'annunciazione; firmato dal Circignani con data del 1572. IVo Altare due figure ad olio nelle imposte dell'armadio delle reliquie — S. Giovanni Evangelista e S. Andrea; opere del XVI secolo. Entro l'armadio conservasi un grandioso e bel reliquario in argento con la data del 1420. Vo Altare Tela ad olio — Martirio di S. Stefano; scuola fiorentina del secolo XVI. Sacrestia Tela ad olio — L'Epifania 'ricorda la maniera del Bassano.
Convento (I seguenti dipinti furono trasportati nella nuova Pinacoteca) Tavola ad olio Ia — Presentazione di Maria al Tempio; bell'opera di Raffaellino dal Colle. IIa — Predella con istoria di Gesù. IIIa — Padre eterno ed angiolo. IVa — L'annunciazione di Maria; una delle migliori opere di Raffaellino dal Colle. Va — Deposizione dalla croce; attribuita a Raffaellino dal Colle. VIa — Gradino di altare con numero nove mezze figure di Santi: opera della seconda metà del XVI secolo.
Nella camera del Parroco Affresco — Madonna e Santi, recante la data 1515.
Esterno. Un'iscrizione all'ingresso data la consacrazione nel 1529.
Interno. Cappella a D: sull'Altare bella opera in terra cotta modellata a bassorilievo e coperta d'con vernici vitree a colori — Il Presepe; dei fratelli Della Robbia. Coro, nel centro, altra e grandiosa scultura in figulina rappresentante — L'assunzione di Maria; lavoro pregevolissimo di Luca Della Robbia. Sacrestia, numero due terre cotte ad alto rilievo — Putti con festoni di frutti; opere del Della Robbia. Convento. Scala, terra cotta in basso rilievo — Maria con Gesù in mezzo a Serafini formanti un tondo cui serve di cornice un festone di frutta; opera pur questa dei Della Robbia. Attualmente queste sculture ornano l'incipiente Galleria Municipale!
Esterno. Costruzione del XV secolo — Sopra la porta d'ingresso resti di Affreschi del 1500.
p52 Interno. Altare maggiore — Macchina di legno di buono stile e basiliche intagliata; nel rincasso, Affresco — Battesimo di Cristo. Opera che ricorda la maniera del Signorelli. Presso l'altare, quattro lunette ad olio — Gai della vita del Battista; attribuiti a Virgilio Ducci di Città di Castello. Altare a D: Affresco — Maria con Gesù seduta in trono e santi; scuola del Signorelli; reca la data 1495. Altra Tela ad olio — Battesimo di Cristo, in basso leggesi Rinaldi R. P. 1604. Sacrestia. Stendardo in Tela a tempra — Nel diritto S. Giovanni ed in piccole figure indietro, due fatti della sua vita. Nel rovescio — Il Battesimo, e nell'indietro varie piccole figure; opera di Luca Signorelli.
Interno. Parete S: Io Altare Tela ad olio — Comunione di S. Maria Maddalena; bella opera di Vincenzo Chialli di Città di Castello. Parete D: IIo Altare Tela ad olio — S. Apollonia; del Chialli. Sacrestia, Tavola a tempra — Maria in seggio con Gesù fiancheggiati da due santi; in basso si legge hoc op. fecit Johes Batta: 1492.
Interno. Parete S: Tela ad olio — Cristo alla quest; opera ritenuta di Cherubino Alberti. Altare maggiore, opere del XVII secolo; le due chiudende dipinte ad olio recano — La Vergine annunziata dall'angiolo; a D: si legge R. Rinaldi 1604.
Esterno. La sua edificazione cominciò nel 1363 e fu compiuta nel 1587. Sopra l'antico ingresso — resti di un Affresco.
Interno. Cappella a D: Affresco — Transito di Maria; opera del XV secolo. Sacrestia — Armadio con stalli a tarsie; nel secondo a D: leggesi Opus Antonii Bencivenne a Mercatello M.DI Oratorio — Porta esterna scolpita in pietra del XVI secolo con restauri del XVII. Nell'Altare Tavola ad olio — Maria con Gesù e santi; opera firmata Giovanni Piamontese Pingè 1446.
Costruzione a tre navi del XIV secolo, bell'opera di maestro Elia Lombardo, eseguita dai suoi figli, Tommaso e Bartolomeo.
Interno. Sul D: Altare Affresco — Crocifisso e santi; opera del XVII secolo.
Interno. Altare maggiore, Tela ad olio — Maria in seggio con Gesùº in grembo, a S: S. Michele; opera di Raffaellino dal Colle.
Interno. Altare S: Tela ad olio — In alto Maria e Gesù in gloria, in basso Santi; scuola del Pomarancio. Altare maggiore, grandioso quadro su Tela ad olio — In alto Dio in gloria fra numerosa schiera di angioli; più in basso, la Vergine e nelle estremità laterali inferiori quattro figure di santi; opera attribuita al Pomarancio (?) Altare D: Tavola a tempra, nella lunetta superiore — L'annunciazione; nel quadro di mezzo — Maria in trono con Gesù ed ai lati S. Catterina S. Nicola da Tolentino, S. Agostino e S. Florido; opera di Francesco da Castello.
Convento. Anticamera del Refettorio, scultura in pietra — Lavamano; opera del XVI secolo. Nel centro superiore Affresco — La Samaritana; opera di Raffaellino dal Colle. Anticamera del Coro. A D: Trittico a tempra — Maria con Gesù ed ai lati S. Agostino, S. Girolamo, S. Leonardo e S. Florido; reca la data 1417. Coro — Seggi assai eleganti; vi si leggono due scritte del 1581.
Interno. Altare maggiore Tela ad olio — Dio sulle nubi in atto di abbracciare la salma del Redentore trasportata in cielo da due angioli; copia da Guido Reni. Tela ad olio (stendardo) da un lato — La SS. Trinità, dall'altro — La creazione di Eva. Su questi dipinti spiccano per bellezza i punti ove Raffaello nella sua giovinezza pose le mani per migliorarne le forme. Vedesi ora nel palazzo del conte Berioli per essere restaurato dal valente conte della Porta.
Questa Fabbrica era ricchissima di opere d'arte innanzi il terremoto del 1789 — Di tanta ricchezza non rimane che la copia di una porzione del quadro di Raffaellino, che rappresentava S. Nicolò da Tolentino.
Interno. Sala d'ingresso — Due piatti a vernice vitrea con sacre rappresentanze. Cappella del Rosario, Tavola ad olio — L'incoronazione di Maria; opera attribuita al Nucci. Coro — Tarsie del XV secolo.
Interno. Terra cotta — La Vergine Annunziata; opera dei Della Robbia. Conservasi in questo convento un libretto di preci latine in pergamena, edito in Parigi per Egidio Arduini nel 1515 con dodici grandi miniature, e trentacinque di sesto piccolo.
Interno. Chiostro — Varie lunette con Affreschi attribuibili al Gagliardi. Coro. A S: dell'ingresso Tavola a tempra — Maria seduta con Gesù, ricorda la maniera del Pinturicchio. Tavola a tempra — Maria e Giovanni ai lati del crocifisso scolpito in legno; scuola del Signorelli. Anticamera del refettorio, Tavola a tempra — Testa di Gesù; opera del XVI secolo. Nella cucina — Centro di un tritico di scuola fulginate; opera del secolo XV.
Dicesi consacrato nel 1012, ma non rimangono vestige di quella costruzione nè d'altra innanzi allo scorcio del XV secolo, restano solo due lapidi anteriori a questa data, una sulla sinistra parete della porta laterale esterna, e l'altra in una parete del chiostro.
Esterno. Questa fabbrica parte di pietra, e parte di laterizio, non fu ultimata, e le parti ornate non veggonsi che nelle finestre rispondenti alla nave di centro, alle crocere, ed all'abside, la loro eleganza indusse a credere essere stata eseguita la fabbrica su disegno del Bramante, mentre nel 1481 Nicolò Vitelli fè incominciare questo edificio sotto la direzione di maestro Elia di Bartolomeo da Ponte di Lombardia, e v'ebbero parte Chimenti di Taddeo da Firenze, Giovanni da Settignano, Leonardo da Fiesole ed altri valenti artefici.
Interno. La Chiesa sotteranea tiene luogo della cripta sebbene sia vasta quanto la chiesa superiore. Si accede alla chiesa superiore mercè due laterali ingressi, l'uno ad Ovest, e l'altro a Nord, ove si osserva una bella porta scolpita finamente in marmo; sembra di artefice Alemanno vissuto nel secolo XV. La fronte principale di questo tempio fu incominciata nel 1631 e restò incompiuta.
Interno. Prescelse l'architetto l'orde corintio per la decorazione inferiore e ornò l'attico con il dorico; miranvisi elegantissimi capitelli. La chiesa presenta una sola nave fiancheggiata da cappelle, essa ha la forma di croce latina. Parete S: Ia Cappella, Tela ad olio — Il battesimo di S. Paolo. IIa Cappella, Tela ad olio — La beata Veronica Giuliani; opera del Conca. Coro — trentaquattro stalli messi a tarsie istoriate a mezzo di graffiti recanti i fatti dell'antico e nuovo testamento, vari maestri ne fornirono i disegni e vari furono gli esecutori; opera del secolo XVI. Parete D: IIIa Cappella architettata dal Barbioni. Nell'Altare Tavola ad olio — L'ascensione; opera del Rosso Fiorentino. Sacrestia — Resti di cataletto con Pitture ad olio — Ia La deposizione dalla croce — IIa La Pietà, cioè Cristo seduto sulla tomba e due Angioli che la sostengono — IIIa La Resurrezione del figlio della vedova di Naim. IVa Il transito di Maria; questi dipinti hanno l'impronta del XVI secolo. Appesa alla parte altra piccola Tela ad olio — La tumulazione di Cristo.
Duomo SS. Florido e Amanzio: altare maggiore e coro. Foto © William P. Thayer 2004. |
Camera della canonica. Opere d'arte. Ia Tavola a tempra — Maria in seggio con Gesù del XV secolo. IIa Tavola ad olio — S. Agostino; p55 opera del XIV secolo. IIIa Tavola a tempra — L'annunciazione; nella lunetta superiore l'Eterno Padre tra Serafini ed Angioli, nel centro Maria Annunciata; opera attribuita a Francesco da Castello. — IVa e Va (bozzetti) — Studi di Volte istoriate, eseguite nel 1600. VIa Tavola ad olio — Angioletto con in mano una tabella con iscrizione. VIIa L'istesso soggetto con tabella ed altra iscrizione; sembrano della scuola di Giulio Pippi. VIIIa Tavola ad olio — Presepe; opera del Mancini. Negli armadi della canonica sonvi tre oggetti che meritano d'esser ricordati. Io Scultura in avorio d'un sol pezzo — Finimento d'un pastorale; opera del XV secolo. IIo Scultura a cesello su lastra d'argento con smalti — Pastorale; opera finamente condotta da artefice del XV secolo. IIIo Scultura a cesello su lamina argentea (molto alzata di piastra). — Paleotto donato da Papa Celestino II. Questa preziosissima opera di oreficeria presenta le istorie del Redentore delle quali noi ci limiteremo ad enumerare i temi — Io L'annunciazione di Maria. — IIo La visita di S. Elisabetta. — IIIo Il Presepe e la venuta dei pastori. — IVo L'Epifania. — Vo La presentazione al tempio. — VIo La fuga in Egitto. — VIIo Il bacio di Giuda e la cattura di Cristo. — VIIIo Il Crocifisso con ai lati Maria e Giovanni. — IXo Tre figure di Santi. — Nel centro del paleotto in maggior proporzione delle altre figure vedesi Cristo seduto in atto di benedire.
Libreria. Tavola a tempra — Maria seduta a D: con Gesù in piedi ed a S: S. Giovanni Battista; scuola del Pinturicchio. Si conserva no in questo luogo — Un Cofano di osso con legature in metallo; opera del XVI secolo — Un anello episcopale con gli emblemi degli Evangelisti; opera del XV secolo.
Immagini con bordi conducono ad informazioni: più spesso il bordo più ampie le informazioni. (Dettagli qui.) | ||||||
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