URL breve per questa pagina:
bit.ly/GubbioGUAIGU
e‑mail:
William Thayer |
English |
Aiuto |
A monte |
Home |
|||
|
Opera umbre. Incisioni in bronzo — Sette tavole scritte in lingua umbra con caratteri umbri e romani. Sono questa accuratamente conservate nella residenza del Municipio quali oggetti preziosissimiº per la loro importanza istorica. I primi archeologiº d'Europa ne tentarono l'interpretazione.
Opera umbra-etrusca con restauri romani. Teatro. — Questo prezioso e vetusto monumento presenta due generi distinti di architettura; quello che costituisce l'interno e l'esterno della cavea e quanto rimane di basamento nella scena e nelle laterali platee ha il carattere umbro-etrusco; mentre la scena-fissa appartiene all'epoca dei restauri descritti nelle lapidi rinvenute ed è confermata dal bello stile dell'epoca d'Augusto. Seguendo la relazione di Serlio sul teatro di Marcello in Roma, troviamo che quello misurava all'esterno della cavea metri 124 e lo disse capace a contenere p98 22.000 persone; questo di Gubbio è minore per soli metri 12, quindi può dedursi contenesse oltre 16.000 spettatori. A nostra cognizione scrissero su questo Teatro il Bonfatti, i Ranghiasci, il Brünn ed il Rossi.
Opere romane (presso l'antico teatro). Elevasi per circa metri 9 solidissima costruzione esternamente deformata. Un'ingresso all'Ovest immette ad una cella e sopra l'ingresso risponde una finestra. Il Passeri lo disse il mausoleo di Pomponio Grecino ed il Rossi con miglior critica lo suppone un monumento romano. Esistono in Gubbio per le vie ed in pubblici luoghi diciannove iscrizioni lapidarie e parecchi interessanti frammenti.
Interno. Nella parete dell'Altare, Affresco — Il Crocifisso, con ai lati due Angioli ed in basso Maria e S. Giovanni; opera del XV secolo.
Piccola ed elegante fabbrica del XIV secolo.
Cortesemente il chiarissimo Bonfatti ci passò un suo manoscritto dal quale risulta per documento estratto nell'archivio Armanni, che questa Chiesa ed il convento erano in costruzione fino dal 1252 e furon compiuti nel 1294.
Interno. La Chiesa è ad una sola nave ed il tetto è sostenuto da otto arconi a sesto acuto. Sulle pareti laterali si aprono delle arcate a segmento di circolo ove sono annicchiati gli altari. Il Coro è di forma quadrata con vòlta retta da cordoni a crocera, nel centro della parete di mezzo si apre un finestrone ogivale: altri di minor grandezza decoravano le pareti laterali dell'abside. Parete S: Io Altare, Tela ad olio — Gesù crocifisso e lateralmente in basso figure di Santi. A piè della croce leggesi, Felix. Damianus. Eugubinus. Pingebat. Anno. 1609. IIIo Altare, Tela ad olio — La Samaritana al pozzo; opera ritenuta del Nucci. IVo Altare, Tela ad olio — Maria salva un bambino dal demonio per le preci della madre, sotto un gruppo di sette devoti; opera del XVI secolo.
Vo Altare, Tela ad olio — L'Assunta in gloria ed in basso S. Monaca, S. Agostino, S. Francesco e S. Girolamo; opera ritenuta del Nucci. VIo Altare, Tela ad olio — Maria in trono col Bambino, ai lati Angioli ed in basso Santi; pittura attribuita al Brunori di Gubbio. Orchestra. Nel parapetto, Tela ad olio — Otto piccole figure di Santi; attribuite a Benedetto Nucci. Altare maggiore, bella e grande macchina bene intagliata e messa in oro; opera del Casali.
Nel centro — Tabernacolo di bello stile e finamente intagliato; attribuito al Maffei di Gubbio. Abside; intieramente dipinto e da pochi anni scoperto dal bianco che ne celava gli Affreschi. Arcone d'ingresso — Nel centro superiore in un tondo Cristo benedicente; ai lati, compresi da archetti, i dodici Apostoli; più in basso quattro Santi. Vòlta — Figurano sulle crocere i simboli dei quattro Evangelisti. Le vele e le pareti presentano ventinove istorie della vita di S. Monaca e di S. Agostino. p99 Questi interessanti dipinti riconosconsi per opera dei Nelli e della loro scuola. Parete destra di contro all'orchestra, Tela ad olio — Tumulazione di Cristo; dipinto di qualche pregio attribuito al Brunori. VIo Altare, Tavola ad olio — Maria in trono con Gesù, S. Catterina e S. Giovanni, recante la data MDLXXXXV e le iniziali G. B. P. che accennano a Giacomo Baldassini da Gubbio. IVo Altare — Grandiosa macchina in legno messa ad oro. In alto, Tela ad olio — Padre Eterno sorretto da un Angelo; di Pietro Paolo Tamburini (?). Nel centro altra Tela ad olio — S. Nicola da Tolentino; attribuita al Michelini di Foligno. IIo Altare, Affresco (trasportato) — Maria seduta con Gesù, Angeli e quattro Santi; opera attribuita a Martino Nelli. Io Altare — Battesimo di S. Agostino; in basso leggesi, F. Damianus pingebat MDLXXXXIIII. Da comprendersi tra le migliori opere di questo maestro! Appesa alla prima arcata, Tela ad olio — L'adorazione dei pastori; attribuita all'Alberti di Borgo S. Sepolcro. Sopra la porta d'ingresso, Tela ad olio — S. Orsola; attribuita all'Allegrini.
Interno. Parete S: IIo Altare, Tela ad olio — La presentazione di Gesù al tempio; in basso leggesi . . . . . Berardinus Brozzi 1596. Parete D: IIo Altare, Tela ad olio — Maria e Gesù in gloria circondati da Angioli, in basso S. Elisabetta, S. Giovanni Battista e S. Francesco; in una cartella a S: leggesi, Felix Damianus pingebat MDCV.
Interno. Parete S: Altare, Tela ad olio — La Concezione; vi si legge, Aug: Massucci Rom: faciebat 1736. Altare a D: Tela ad olio — S. Chiara; vi si legge, Petrus Blanchus romanus pinxit 1738. Altare maggiore, Tela ad olio — Cristo risorto appare a S. Francesco; opera attribuita al Conca. Questi tre Altari sono ornati di fini marmi.
Esterno. Rilevasi da un breve di Nicolò IV che la Chiesa ed il convento furono ultimati dopo il 1292 (Bonfatti MS.). La costruzione della Chiesa è a pietra riquadrata bianca; nel lato dell'abside lo spazio è tripartito recando ai lati della gran curva di centro altre due semicircolari Cappelle; questa specie di costruzione è bello quanto rara; in pianta le tre curve sono tangenti ad una semicirconferenza che ne stabilisce un'armonioso rapporto. Di fronte all'abside v'è il maggiore ingresso ornato semplicemente e con grand'eleganza. Sul lato esterno altra porta simile e nel centro superiore un bel finestrone circolare.
Interno. Croce latina a tre navi divise da dodici colonne ottagone che s'innalzano con tali rapporti architettonici da svolgere necessariamente nell'osservatore la meraviglia. Parete S: Io Altare, Tela ad olio — Maria in trono con Gesù Angeli e Santi; lavoro attribuito all'Imperiali. IIIo Altare, Tela ad olio — p100 S. Antonio cui appariscono Maria e Gesù fra gli Angeli. Abside; sopra l'orchestra. 1a Tela ad olio — Le Marie al Calvario; opera attribuita a Benedetto Nucci. 2a Tela ad olio — Maria in seggio con Gesù e Santi; di Felice Damiani (?) 3a Tela ad olio — In alto il Padre Eterno tra gloria di Angioli e Serafini, in centro Maria con Gesù con i piedi sopra Lucifero; in basso leggesi, Franciscus de Signiorellis de Cortona pingebat. A D: dell'abside in una Cappellina antica ora occupata in parte da una scalaº per ascendere al campanile, frammenti di Affreschi di scuola Giottesca — S. Chiara, S. Bonaventura ed altri Santi; nella vòlta, Gesù benedicente. Tornando in Chiesa, Parete D: 1o Altare, Tela ad olio — Copia del Deposizione della Croce di Daniele da Volterra; opera del Nucci. IIIo Altare, Tela ad olio — La Concezione; attribuita a Gherardi da Rieti. Chiostro. Affresco, Crocifisso e Santi; opera sul finire del XV secolo.
Esterno. Rimonta al 1300.
Interno. Il conte Carlo da Porta ne diresse il restauro. Cappella del Battistero — Fonte battesimale; lavoro ben condotto sullo scorcio del XVI secolo. Nell'Altare Tela ad olio — Gesù battezzato da S. Giovanni; opera di scuola perugina (copia!).
Interno. Altare a S: Tela ad olio — Gesù presentato a Pilato; vi si legge, Federicus Brunoris Eugubinus pingebat 1597.
Interno. Parete S: Tela ad olio — La gloria di S. Lucia; opera attribuita al Lapis. Parete D: Tavola a tempra — Maria sostiene il Divin figlio; opera del 1400, attribuita al Baldi da Gubbio. Altare maggiore, Tela ad olio — In alto Gesù placato dalla preghiera della Madre e al di sotto S. Francesco e S. Domenico; opera attribuita a Gherardi da Rieti.
Interno. Cappella sotterranea, pareti con istorie di Gesù in Affresco; (da S: a D:) — 1. La lavanda. — 2. La cena. — 3. Il sepolcro. — 4. Il Calvario. — 5. La crocifissione. — 6. La flagellazione. Attribuiscono questi dipinti a Donato da Gubbio. Miransi in questa cappella due antiche statue in legno, l'una della Vergine e l'altra di S. Giovanni.
Chiesa superiore. Io Altare a S: Tela ad olio — L'Annunziata; opera non compiuta di Federico Barocci. Nelle pareti, ventiquattro Tele ad olio coi fatti di Maria; opere della scuola del Damiani. Nella piccola cupola sopra l'Altare maggiore, Affreschi; nel vòlto — La gloria del Paradiso, ed ai nascimenti le quattro Sibille; opere dell'Allegrini. I due quadri in Tele ad olio lateralmente all'Altare — Io L'adorazione dei Magi. — IIo Il presepe; assegnansi a Gherardo da Rieti.
Esterno. La porta è di bella architettura ed in un pilastro leggesi 1510.
Interno. Parete S: Io Altare, Tela ad olio — Presepe; opera attribuita a Virgilio Nucci. Sopra la sacrestia, Tela a tempra — La Deposizione dalla Croce, composizione di quattordici figure, sulla maniera di Daniele da Volterra; opera di Virgilio Nucci. Parete S: Tela ad olio — Maria con Gesù sulle nubi e Santi; opera del XVII secolo: sopra questo dipinto altra Tela ad olio in mezza figura — Santa martire; attribuita all'Allegrini. Parete D: Tela ad olio — L'ultima cena del Redentore; opera creduta del Nucci.
Esterno. Costruita nel XIV secolo con facciata semplice ma d'elegante architettura.
Interno. Parete D: — Edicola sculta in pietra grigia recante la data del 1510. Sulla parete dell'Altare, Affresco — Dio benedicente fra gloria di Angioli in alto ed in basso la Vergine con il Divin figlio, lateralmente i Santi Pietro ed Antonio abate che raccomandano alcuni devoti. Sopra il dipinto leggesi, Octavianus Martis Eugubinus pinxit A. D. M. . . .II. Sopra l'edicola e sulla parete d'ingresso, avanzi di affreschi. IIo Altare, Tela ad olio — La fuga in Egitto; opera maestrevolmente condotta e firmata Rutilius Manceitus seis: f. 1634.
Interno. Parete S: Cappella, affreschi — Maria con Gesù ed Angioli, si legge MCCCCXXXXVI; opera creduta di Raffaellino dal Colle. Nella semivolta di detta Cappella — Cristo risorto; opera del XVI secolo. IIIo Altare, Tavola a tempra — In alto Gesù ispira S. Vincenzo Ferreri il quale sembra arringhi una schiera di devoti; Ai lati in chiaroscuro due miracoli del Santo; opera attribuita a Tommaso Nelli (secolo XVI). IVo Altare, Tela ad olio — S. Maria Maddalena nel deserto; lavoro attribuito al Baglioni. Vo Altare, in una nicchia Scultura in terra cotta verniciata a fuoco — S. Antonio abate; vuolsi opera del famoso figulino Giorgio Andreoli. Inferiormente altra scultura in pietra morta — Maria seduta che regge l'estinto Redentore; lavoro eseguito nel volgere del XV secolo. Altare della crocera S: — Machina in legno riccamente architettata e maestrevolmente intagliata. Nel centro Tela ad olio — La circoncisione divisa in tre gruppi; 1o gruppo, in alto Gesù tra Gloria di Serafini ed Angioli; 2o gruppo (centro) Gesù presentato al vecchio Simeone ed innanzi al tavolo, Maria ed Angioli; 3o gruppo inferiore a S: Pio V che prega, cui è presso il Duca di Urbino Guidobaldo con altri della famiglia ducale; dipinto maestrevolmente condotto dal Damiani.
Coro recante la data del 1593. Consiste in ventisei seggi a tarsie ed intagli, e ventisei stalli con Santi e ornati messi a graffito su fondo d'oro; lavoro assai pregevole. Leggio — Il banco è di forma ottagona con pilastri ornati a bassi rilievi; negli specchi, tarsie rappresentanti oggetti liturgici e similmente nelle due facce del seggio; opera che ricorda p102 quelle del palazzo ducale di Gubbio. Parete D: IVo Altare, Tavola ad olio — La Cena; opera del XVI secolo. IIIo Altare, Tela ad olio — Il presepe e l'adorazione dei Pastori; opera attribuita allo Scarsellino (?). IIo Altare, Tela ad olio — Maria che sostiene l'immagine di S. Domenico fra Angioli e Serafini, lo stendardo è fiancheggiato da S. Maria Maddalena e S. Catterina; Papa Pio V, S. Lodovico, S. Bertrando e S. Giacinto stanno genuflessi innanzi a quella immagine; opera attribuita all'Allegrini.
Interno. Altare maggiore, Tela ad olio — Maria in trono con Gesù ed Angioli, in basso S. Andrea, S. Giovanni Battista e S. Marziale, vi si legge, Benedictus Nutius p. MDLIII.
Esterno. Nella facciata, e nell'abside rimangono i residui della sua remota costruzione che data dal XIII secolo.
Interno. Una sola nave a croce latina. Parete S: Io Altare, Tela ad olio — S. Ubaldo; opera attribuita al Nucci. IIIo Altare Tela ad olio — S. Michele Arcangelo che caccia Lucifero; attribuita all'Allegrini. IVo Altare, Tela ad olio — Transito di S. Francesca romana; del Nucci. Crocera S: Tela ad olio — Deposizione dalla Croce. Coro, Tela ad olio — In alto, nel centro Gesù; ai lati Maria, S. Giovanni e S. Ubaldo; in basso S. Francesco in atto di predicare; opera grandiosa del Damiani. Crocera D: Altare, Tela ad olio — Morte di S. Romualdo; opera attribuita a Tofanelli il giovane. Parete D: Nicchione del quinto altare, Affresco — Entro un bel fregio a figure v'è rappresentata l'Annunciazione, al disotto il dipinto è diviso in due parti, la superiore reca nel dentro S. Benedetto cui son presso due Angioli, a S: S. Catterina, un Santo Monaco e S. Mauro; a D: Maria Maddalena, un Beato Monaco e S. Placido. La parte inferiore reca due istorie l'una di S. Placido e l'altra di S. Mauro; questi lavori sono citati dal Lanzi per opera di Raffaellino dal Colle. Sull'altare, Tavola ad olio — Il Presepe; opera dello stesso artista. IVo Altare, Tavola ad olio — Incontro di S. Elisabetta con Maria, nel centro si legge in un cartello un monogramma composto delle lettere G. N. L. O. Vo Altare, Tela ad olio — Martirio di S. Bartolomeo: opera del XVI secolo che ritiensi del Manetti. Orchestra — Mostra di organo maestrevolmente intagliato e dorato incominciato nel 1568 e compiuto nel 1601.
Sacrestia — Due grandi armadi di buon intaglio. La porta del chiostro che immetteva alla sacrestia è ornata di magnifici intagli; lavoro del Maffei di Gubbio. (Vedi Residenza Municipale). In una piccola corte sulla parete esterna della Sacrestia — Tre iscrizioni lapidarie.
Interno. Altare maggiore — Nella macchina intagliata in legno attribuita al Maffei. Tela ad olio — In alto il Padre Eterno ed in basso il Cenacolo; infine d'una scritta leggesi, B. N. P. MDLXII. (Benedetto Nucci).
Esterno. Rimonta la sua edificazione al X secolo, è rimarchevole per la sua costruzione.
Interno. Dietro l'Altare Tavola ad olio — S. Donato; pittura della scuola di Giannicola Manni.
Esterno. Vuolsi architettato da Gattapone da Gubbio nel secolo XII. La sua fronte ha un solo ingresso a sesto acuto; superiormente mirasi un finestrone circolare fiancheggiato dagl'emblemi degli Evangelisti scolpiti a basso rilievo, sotto i quali leggonsi dei motti scritturali. Nel centro del timpano v'è l'emblema del Battista.
Interno. Ad una sola nave il cui tetto vien sostenuto da dieci arconi ogivali; nel centro degli spazi compresi dagli arconi apronsi delle nicchie che a modo di Cappelle racchiudono gli altari. Il presbiterio è coperto da vòlta costruita in epoca più inoltrata. L'abside è di forma quadrata e decorato di un finestrone archiacuto. Parete S: all'ingresso. Io Altare, Tavola ad olio — Maria con Bambino in trono, in alto due Angioli in adorazione, presso alla Vergine S. Ubaldo e S. Sebastiano; ai lati del trono leggesi . . . Sinibaldus Perusinus pinsit hoc opus . . . IIIo Altare, Tavola ad olio — S. Maria Maddalena in gloria; opera del XVI secolo. Vo Altare — Il Bacio di Giuda. Sopra la Mensa Scultura in avorio alta centimetri cinquantaquattro — Crocifisso; opera del XVII secolo. VIo Altare, Tela ad olio — Cristo appare a S. Tommaso. VIIo Altare, Tela ad olio — Il battesimo di Cristo. IXo Altare, Tela ad olio — S. Ubaldo; attribuita al Nucci. Xo Altare, Tavola a tempra — L'adorazione dei Pastori e la venuta dei Magi; bella opera di Eusebio da S. Giorgio. Organo S: — Sette Pitture ad olio su tavola ne ornano il parapetto, quella di centro raffigura il Presepe ed è attribuita a Timoteo Viti, le altre sei recano figure di Santi. Scultura in legno di stile dorico — Seggio dei Magistrati; gli stalli sono dipinti ad olio con ornati monocromi imitanti la tarsia; nel settimo a D: leggesi M.D.L.VII. Benedictus Nutius. P. Altra Scultura in legno — Seggio vescovile ornato a basso rilievo; lavoro pregevole di Antonio Maffei. Organo D: simile a quello S: Coro d'inverno, Arazzo — Maria in mezza figura; opera del XVIII secolo. Parete D: Io Altare, Tela ad olio — Gesù morto in grembo a Maria; opera attribuita a Dono Doni di Asisi. IIo Altare, Tela ad olio — S. Giovanni da Lodi che ordina nel sacerdozio S. Ubaldo ed in basso il ritratto del Vescovo Sperelli; opera del Sermei. IVo Altare, Tela ad olio — L'annunziata; pittura del XVI secolo. Cappella del Sacramento, affreschi. Cuppola dipinta dall'Allegrini. Parete S: Tela ad olio — La nascita di Maria; opera attribuita a Gherardo da Rieti. VIIo Altare, Tela ad olio — Gesù caduto sotto il peso della croce; nella veste del Redentore leggesi, Donus Doni de Asisio me fecit. VIIIo Altare, Tela ad olio — Il Beato Forte Gabbrielli da Gubbio, eremita. IXo Altare, Tela ad olio — Maria seduta con Gesù ed in alto due Angioli; lateralmente S. Pietro, S. Ubaldo, S. Paolo e S. Francesco; nel centro in mezza figura il Battista e il committente; sotto p104 la prima di queste figure leggesi Benedictus. Nutius. P. M.D.LXXI. Xo Altare, Tela ad olio — La caduta di S. Paolo; sulla S: leggesi Virgilius Nuctius pinxit 1596.
Sala Capitolare. Entro apposito armadio conservasi un frammento di Pluviale in lamina d'oro recante istorie allusive a quel sacro arredo raccamato in seta colorata. Nel capuccio — La cena di Nostro Signore. Nello stolone D: 1o — Cristo all'orto. 2o — Il bacio di Giuda. 3o — Cristo innanzi a Caifas. Nello stolone S: 10 — La coronazione di spine. 2o — Cristo alla colonna. 3o — La gita al Calvario. Questi raccami sono opere di artista fiammingo e vuolsi che Papa Marcello II stato Vescovo di Gubbio donasse questo sacro arredo nel suo ritorno dal Concilio di Trento. Antico refettorio dei canonici regolari. Nella per Sud, Affresco — Il Crocifisso e quattro Santi su fondo ad oltremare; probabilmente opera della scuola dell'Oderisi da Gubbio.
Esterno. Grandiosa e severa fabbrica eretta nel XIV secolo, l'ingresso fu riedificato nel XVII.
Interno. Corte, lato D: scala esterna. Era decorata di parecchi Affreschi della scuola dei Nelli, rimangono ora — La Vergine con il Divin figlio e nel centro lo stemma di Papa Martino V. Quasi a capo della scala S. Cristoforo reggente il Salvatore in atto d'attraversare un torrente.
Nel quartiere superiore, Affreschi, monocromi. — Figure allegoriche e fatti d'arme; ricordano la maniera di Paolo Uccello.
Galleria (Estratto d'un elenco favorito dal signor Conte Fabiani).
1 e 2. — Il vizio e la virtù; opere ritenute del Correggio.
3. — Madonna, Bambino ed Angioli; dello Squarcione.
4. — S. Martino; di Marco Zoppo.
5. — S. Lucia; opera del medesimo autore.
6. — Sacra famiglia; del Pacchiarotto.
7. — Maria con Gesù e S. Giovanni; dell'Albertinelli.
8. — S. Girolamo; di Salvator Rosa.
9. — Ritratto di giovane principe; attribuito al Giorgione.
10. — La Madonna della Perla; copia d'uno scolare di Michelangiolo.
11. — Madonna, Bambino e S. Giovanni; di Andrea del Sarto.
12. — Studio d'un vecchio; opera di Fra Sebastiano dal Piombo.
13 e 14. — S. Francesco e S. Antonio; del Perugino.
15. — Ritratto di Cosimo de' Medici; del Bronzino.
16. — Deposizione dalla croce; scuola alemanna.
17. — Madonna e Bambino; del Trevisani.
18. — Maria con Gesù e due santi; opera firmata da Lattanzio da Brescia.
19. — Ritratto di un principe; ritenuto del Tiziano.
20. — La presentazione al tempio; di Palma il vecchio.
21. — S. Michelina; opera del Baroni.
22. — Venere ed un satiro; scuola del Reni.
23 e 24. — Paesi di Rosa da Tivoli.
25. — S. Sebastiano; opera di Guido.
26. — La Maddalena; di Simon da Pesaro.
27. — L'annunciazione; ritenuta opera del Murillo.
28 e 29. — Bambocciate; di Tenier il vecchio.
30 e 31. — Bambocciate; di Miel.
32. — S. Girolamo; dell'Albano.
33. — Veduta di Roma; apposta al Canaletto.
34. — S. Girolamo; abbozzo del Guercino.
35. — Presepe; del Bassano.
36. — Sposalizio di S. Caterina; del Bandiera.
p105 37. — Il Battista; di L. Caracci.
38. — Ritratto di giovane principe; di Coelo.
39. — Madonna e Gesù; opera firma da Barbera di Luca Longhi.
40. — L'adorazione dei Magi; del Garofalo.
41. — Saul consulta la Maga; di Salvator Rosa.
42. — Maria con Gesù; del Guercino.
43. — Gesù sostiene la croce; opera firmata del Tiziano.
44. — S. Girolamo; del Muziano.
45. — La Maddalena; del Luino.
46. — Interno di un tempio; opera firmata Peter Neuff 1648.a
47. — Il Presepe; di Luca Longhi.
48. — Ritratto di un medico; del Tintoretto.
49. — Maria con Gesù e S. Anna in trono, ai lati quattro Santi e sei Angioli; tempra di Pietro Vanucci.
50. — Cristo trasportato alla tomba; scuola del Perugino.
51. — Una visione di S. Girolamo; abbozzo del Guercino.
Da alcune pagine membranacee esistenti nell'archivio Armanni si sa che nel 1321 i Magistrati eugubini in una generale adunanza decretarono la costruzione di questo palazzo, imponendo di fondare l'edificio nel centro dei quattro quartieri nei quali dividevasi la Città. Tale ingiunzione costrinse l'architetto a gittar le fondamenta del nuovo edificio in un dirupo che appellavasi il fosso, quindi ad erigere gigantesche sostruzioni aggiungendo per tal modo una piazza al suo pensile palazzo. L'iscrizione incisa nel lato S: dell'ingresso dice che nell'anno del Signore MCCCXXXII fu incominciata quest'opera e per altra che orna la fascia semicircolare della lunetta sopra l'ingresso conoscesi l'architetto Angiolo da Orvieto il quale con raro sapere e scelto gusto ideò e condusse quest'opera che può considerarsi tra le migliori di tal genere in Italia.
Esterno. La fronte principale elevasi dal piano della piazza rafforzata da quattro grandi pilastri; sei ingressi laterali e secondari apronsi a livello della piazza, mentre si ascende a quello di centro che è il maggiore, per grandiosa scala posta sopra un rampante che si coinnesta sul loggione, che corrisponde allo ingresso. Esso è ornato di due pilastri recanti colonnine con basi e ricchi capitelli cui fa seggio l'arco parimenti ornato, di sesto semicircolare; nella lunetta che forma v'è un Affresco — Nostra Donna carezzante il Divin figlio e due Santi; opera di Benedetto Nucci. Ai lati due grandi e belle finestre, il piano superiore ne reca altre sei di minor mole e maggior semplicità; compie il severo edificio la gran linea degli archi sporgenti a sostengo dei merli. Sull'angolo S: elevasi la torre campanaria. La fronte Sud-Ovest è formata di una porzione di fabbrica aggiunta, a nostro credere, nel momento che si compieva l'edificio e sebbene varino le linee, il gusto architettonico conserva il suo carattere e fa di due corpi un solo soggetto.
Interno. Salone terreno; esso occupa l'intiera superficie dell'edificio. Qui mirasi l'iscrizione romana che accenna ai restauri del Teatro all'epoca di Augusto. Nel piano superiore conservasi una statua in legno che credesi raffiguri il Duca Guido Ubaldo. In altra sala, Tavola a tempra (trittico diviso in compartimenti). — In centro superiormente il Crocifisso p106 ed in basso Maria in seggio con Gesù, gli altri compartimenti sono occupati da dodici figure di Santi; opera del XV secolo. Sala detta del Consiglio, grandioso Affresco — La predica di S. Francesco; attribuito al Damiani, reca la dataº 1612.
Federico IIIo secondo Duca di Urbino nella metà del XV secolo fece ridurre questa abitazione privata a sua residenza. — Le sculture che ornano le finestre, le porte e le fronti dei camini destano l'ammirazione del visitatore, ma ciò che più interessa è il guardaroba del Duca. — Miravisi il pavimento di battaglia disegno fatto a mattoni smaltati con vernici vitree. Il bel soffitto è spartito a cassettoni messi a colori e ad oro. — Gira intorno alle pareti una specie d'armario messo a tarsie con rappresentanze d'istrumenti musicali e guerreschi; vi figurano libri di svariati sesti e legature, ed utensili domestici e liturgici. Nel centro della parete maggiore osservasi l'ordine della giarrettiera, del quale fu il Duca insignito da Edoardo IV d'Inghilterra. — Le porte e le imposte del finestre non escluse quelle della corte, son pur esse decorate di tarsie. Questi lavori tanto simili a quelli esistenti nel palazzo ducale di Urbino, furon forse eseguiti dall'istesso Giovanni Castellano?
In essi miransi delle piccole raccolte di quadri, alcuni di assai pregio. Nel palazzo Della Porta è pur degno di rimarco il bell'intaglio in pietra che decora il principale ingresso; opera del XVI secolo.
Esterno. Costruito nel XVI secolo e condotto con molta accuratezza.
Interno. Nel piano terreno v'è una sala soffittata a scomparti nei cui rincassi figurano svariati bassirilievi in pastiglia con lo stemma dei Panfili.
Questo vasto edificio attira la curiosità di molti artisti ed amatori per le varie ed interessanti raccolte che in esso l'intelligente proprietario signorilmente dispose.
Piano terreno — Biblioteca, fornita di molte opere e di rare edizioni, vi sono pure codici membranacei,º incisioni in legno, rame ed acciaio. Il gabinetto delle maioliche fa bella mostra delle opere di Maestro Giorgio da Gubbio fra le altra stoviglie di fabbriche italiane: qui si mirano pure alcuni saggi di tarsie in legno, avorio e pietre dure. In un secondo gabinetto conservansi alcuni resti di opere umbre. La scala che immette al piano nobile è ornata d'armi del medio evo.
Piano nobile; grandiosa Galleria sparsa di preziose pitture delle quali p107 cenneremo le più rimarchevoli sfiorando l'elenco favoritoci dal distinto e cortese marchese Ranghiasci essendoci mancato il tempio di passarla in esame.
Io Gabinetto, Ritratti, tra di essi i più pregevoli sono.
1. — Ritratto di Clemente XIII; opera del Batoni.
2. — Elisabetta Gonzaga; del Costa.
3. — Una principessa polacca, lavoro del Mengs.
4. — Ritratto del Tiziano che vuolsi dipinto da se medesimo.
5. — Uomo in atto di sparar una pistola; del Wandick.
6. — Il Cardinale Mazzarino; opera d'incerto.
IIo Gabinetto.
7. — Danza dei fanciulli; di Giuseppe Pippi.
8 e 9. — Marine; opere del Zampieri.
10, 11, 12 e 13 (Tavole ad olio). Fatti mitologici; attribuiti a Paolo Brilli.
14 e 15. — Paesaggi del Loccatelli.
IIIo Gabinetto.
17. — Abbozzo di Andrea Scacchi.
18. — Battaglia; bella opera dell'Allegrini.
Io Salone.
19. — S. Pietro rinega Cristo; sorprendente opera di Gherardo dalle notti.
20. — Ecce homo; del Guercino.
21. — Sansone; lavoro di Annibale Caracci.
22. — Presepe; di Giacomo da Ponte.
23. — Ritratto di un Duca di Urbino; apposto al Morone.
24. — La caccia delle anitre a lume di luna; opera di Paolo Brilli.
IVo Gabinetto.
25. — Abbozzo della communione di S. Girolamo; apposto al Domenichino.
26. — Abbozzo della deposizione della croce; attribuito al Rubens.
Ia Sala.
27. — Abbozzo Sacra famiglia; del Sassoferrato.
28. — Sacra famiglia; del Pomarancio.
29. Maria con Gesù; opera d'Andrea del Sarto.
30. — Ritratto d'Innocenzo X; attribuito a Velasquez.
IIa Sala ornata nel pavimento d'un resto di mosaico rinvenuto nelle antiche terme.
31. — Il Nazzareno; opera del Tintoretto.
32. — S. Catterina; di Carlo Dolce.
33. — Gesù; opera di Taddeo Zuccheri.
34. — Testa di Angiolo; della scuola dell'Allegri.
IIIa Sala.
35. — Giuditta; opera ritenuta del Domenichino.
36. — Maria con Gesù; del Maratta.
37. — La Vergine col Bambino; del Cignani.
38. Noli me tangere; opera del Guercino.
Vo Gabinetto.
39. — Sacra famiglia; attribuita a Raffaellino dal Colle.
40. — Madonna; opera di Bernardino Licinio.
41. — Bozzetto della vòlta di S. Eusebio in Roma; attribuito a Mengs.
42 e 43. L'invenzione della croce; opera del Salviati.
44 e 45. — Due putti; dell'Albano.
46. — Cristo alla colonna; opera di Sebastiano dal piombo.
IVa Sala.
47. — Vari animali; del Sustermans.
48 e 49. — Paesi; di Rosa da Tivoli.
Va Sala.
50. Gesù portante la croce; opera ritenuta del Tiziano.
51. — Sacra famiglia; di Gian Bellini.
VIa Sala.
52. — Angiolo; attribuito al Reni.
54. — Giuditta; opera dell'Allori.
VIIa Sala.
55. — Maria con Gesù ed ai lati S. Sebastiano e S. Rocco; opera di Palma il giovane.
VIIIa Sala.
56. — (stendardo) Maria con Gesù attorniati da Angioli ed in basso vari confratelli della Compagnia dei Bianchi che tale opera commisero a Sinibaldo Ibi nel 1504.
57. — Maria in trono ed in basso Gesù con S. Giovanni ed a S: S. Catterina; vi si legge Petrus Paulus Agabiti Sassoferratensis pinxit 1522 mensis february.
58. — Sacra famiglia; attribuita a Giulio Pippi.
IXa Sala.
59. — Cristo sorreggente la croce; v'è la scritta Palmesanus pictor forlivensis faciebat. A. S. 1535.
60. — Sacra famiglia; opera del Peruzzi.
61. — Sacra famiglia; del Manni.
VIo Gabinetto.
62. — p108 Sacra famiglia; opera attribuita al Correggio.
63, 64, 65. — Teste di Angioli che dicono distaccati dal Duomo di Parma; attribuite al Correggio.
66. — Sacra famiglia; del Levini.
67. — Il Salvatore; opera del Perugino.
68. — Gesù sotto il peso della croce; si legge nel manto Wan Eyck.
69. — Madonna; del Sassoferrato.
70. — Sacra famiglia; della scuola di Raffaello.
71. — Sacra famiglia; del Pinturicchio.
VIIo Gabinetto.
72. — Sacra famiglia: attribuita al Perugino.
73. — Maria con Gesù e S. Anna; opera del Signorelli.
VIIIo Gabinetto.
75. — La Vergine, Gesù e S. Giovanni; opera ritenuta della maniera di Raffaello.
76. — Il Nazzareno; di Giulio Pippi.
77. — Sacra Famiglia; opera del Parmegiano.
78. — Madonna; di Giovanni Santi.
IXo Gabinetto. Madonna; opera di Andrea del Sarto.
Xo Gabinetto.
81. — Un Affresco; di Giovanni Spagna.
82. — S. Sebastiano; della scuola del Perugino.
XIo Gabinetto — Racchiude pregevoli opere di scuola fiamminga ed alcune del Canaletto.
IIo Salone. — È questo fregiato di ben cento tavole che dalla scuola bizantina ci conducono al XVI secolo; qui pure si ammira una preziosa raccolta di pergamene miniate che comprende i lavori fatti nei primi secoli dell'arte degli alluminatori fino al XVII secolo.
Molti accennarono ne' loro scritti alle rare collezioni del marchese Ranghiasci, nessun fin qui imprese a darne un completo catalogo; ci auguriamo che l'intelligente proprietario voglia di per sè coronare con questo i molti anni di studi e dispendi.
Pinacoteca. Pitture.
1. Tavola a tempra — La Madonna del Soccorso, ai lati S. Francesco e S. Domenico; opera del XVI secolo.
2. Tela ad olio — La deposizione dalla croce; scuola tedesca del XVI secolo.
3. Tavola a tempra a sesto acuto ed ornata dell'antica cornice — S. Vincenzo Ferrerio ascolta le parole del Redentore, in basso un fanciullo orante ed altro ignudo seduto sul terreno; opera attribuita a Martino Nelli.
4. Tavola ad olio con cornice dell'epoca — L'Assunta trasportata dagli Angioli ed in basso gli Apostoli; reca la data del 1540.
5. Tavola ad olio — Maria annunciata; opera attribuita a B. Nucci.
6. Tela ad olio — S. Lucia; sotto il piede della Santa, leggesi B. N. P. M.D.LVVIII.º
7. Tela ad olio incollata sulla tavola — Cristo riceve la benedizione da Maria, veggonsi a S: S. Pietro e S. Giovanni Evangelista ed a D: la Maddalena e Marta; opera di Virgilio Nucci.
8. Tavola ad olio — L'Angiolo annunciatore; opera attribuita a Benedetto Nucci.
9. Tela ad olio — La conversione della Maddalena in casa di Marta; sulla maniera dei Nucci.
10. Tela ad olio — Maria con Gesù lattante ed ai lati S. Giovanni e S. Ubaldo; opera attribuita ad un Nucci.
11. Tela ad olio finita a sesto semicircolare — Maria seduta sulle nubi con Gesù ai lati due Angioli che l'incoronano ed in basso i santi Catterina, Giovanni e Cecilia; sotto a questa leggesi 1556; pittura attribuibile al Damiani.
12. Tela ad olio con bella cornice dell'epoca — La morte del giusto; quadro assai ricco di figure recante in basso la data M.D.C.
13. Tavola a tempra (lunetta) p109 — Dio padre circondato da sei Serafini; opera di scuola umbra.
14. Tavola a tempra — La gloria di Maria sorgente della tomba di Cristo, in basso S. Agostino e S. Monaca; scuola umbra del XVI secolo.
15. Tavola ad olio — Maria annunciata; copia da Frate Angelico del XVI secolo.
16. Tavola a tempra (trittico) — Nel centro Maria con Gesù ai lati il Battista e S. Antonio; opera del XVI secolo.
17. Tela ad olio — Albero genealogico di Maria; lavoro attribuito a Benedetto Nucci.
18. Tavola a tempra (Ancôna) — Nel centro Maria seduta con Gesù ed ai lati S. Ubaldo e S. Domenico, a S: S. Sebastiano, a D: S. Marziale; opera della scuola di Sinibaldo Ibi; alla antica predella altra ne fu sostituita di niun pregio!
19.º Tela ad olio — La morte del giusto; dipinto ricco di figure che ricorda lo stile di Benedetto Nucci.
20. Tela ad olio — Il giudizio finale, reminiscenza del Buonarroti; in una cartella a S: leggesi Virgilius. N. P. M.D.LXVIIII,
21. Tavola ad olio — Cristo benedicente in mezza figura; opera del XVI secolo.
22. Tela ad olio — Maria in mezza figura; lavoro del XVII secolo.
23. Tela ad olio — S. Antonio con Gesù nelle braccia; scuola bolognese del XVII secolo.
24. Tela ad olio — La resurrezione di Lazzaro; ricca composizione attribuita a Benedetto Nucci.
25. Tela ad olio — Maria con Gesù, copia che ricorda la maniera del Vinci; lavoro del XVIII secolo.
26. Tela ad olio — Cristo disputa nel tempio; grandiosa composizione attribuita al Damiani.
27. Tavola ad olio, divisa in due compartimenti sovrapposti — Nel superiore l'Annunciazione (curiosamente espressa!) ed il Noli me tangere. Nell'inferiore, in centro il Ciborio ed ai lati S. Francesco e S. Chiara; scuola umbra del XVI secolo.
28. Tavola a tempra (cimasa di quadro perduto) — Dio padre ed ai lati due Angioli in adorazione; scuola umbra del XV secolo.
29. Tela ad olio — La visita a S. Elisabetta, al disopra una gloria di Angioli ed in basso diciannove figure in atto di preghiera (si credono i ritratti della famiglia Gabrielli di Gubbio); opera attribuita al Damiani.
30. Tela ad olio — La Madonna; scuola bolognese (1600).
31. Tela ad olio — Una refezione sulla riva del mare; imitazione dei fiamminghi del XVII secolo.
32. Tela ad olio — S. Maria Maddalena; opera del Damiani.
33. Tela ad olio — L'incoronazione di Maria ed in basso S. Pietro, e S. Ubaldo; vi si legge B. N. P. 1569.
34. Tela ad olio — S. Francesco rapito dall'armonia celeste; scuola di Guido Reni.
35. Tela ad olio — Maria con Gesù in trono, a S: S. Sebastiano e S. Michele, a D: S. Antonio e S. Marziale, siede sui gradini del trono il piccolo Battista; ivi leggesi Benedictus. Nutius. P. 1566.
36. Tela ad olio — Maria in trono con Gesù ed ai lati S. Sebastiano e S. Rocco; opera attribuita a Virgilio Nucci.
37. Tela ad olio — Le nozze di Tobia; scuola spagnuola (?)
38. Tavola ad olio — Nel centro (scolpito in legno) Gesù in croce e genuflesso a piè di essa S. Francesco, lateralmente Maria e Giovanni; in una cartella a S: leggesi Benedictus de Nucci de Ugubio facebatº 1540.
39. Tela ad olio — Il riposo in Egitto; opera del XVII secolo.
40. Tavola ad olio con cornice dell'epoca — Madonna in trono con Bambino lattante, S. Giovanni e S. Giuseppe; scuola veneta del XVI secolo.
41. Tela ad olio — L'albero genealogico di Maria; reca la data del M. D. LXX.
42. Tela ad olio con cornice finamente intagliata dal Maffei — In centro il Crocifisso attorniato da quattro Angioli ed in basso, Maria, Giovanni, S. Girolamo e S. Francesco; p110 opera attribuibile ad uno dei Nucci.
44, 45, 46, 47. Tele ad olio — Battaglie, attribuite all'Allegrini.
48. Tela ad olio — La discesa dello Spirito Santo; opera di Virgilio Nucci.
49. Tela ad olio — La resurrezione di Lazzaro; bella opera del Damiani.
Incisioni in rame.
Dell'1 al 10. — Le istorie dipinte dal Pinturicchio nella libreria di Siena. Faucci incise.
Dal 10 al 14. — Pilastroni delle vòlte delle logge Vaticane; scuola di Raffaello. Volpato incise.
15 e 16. — Il cacciatore fortunato — Il ritrovo alla caccia; pitture di Van Faleris. Bas incise.
17. — La caccia delle anitre; Wouvermens dipinse. Moyreau incise.
18. — Il Battista; dipinto di Guido Reni. Morghen R. incise.
19 e 20. — La poesia — La teologia; dipinte da Raffaello. Morghen R. incise.
21 e 22. — Paesi di Claudio Gelè. Volpato e Porretta incisero.
23, 24 e 25. — La sola Madonna del quadro di Foligno, di Raffaello. — La tumulazione di Cristo; del Caravaggio. — La S. Catterina; del Sodoma. Ignazio Bonajuti di Gubbio incise.
26. — Villici alle falde del Vesuvio; del Gaustier. Bartolozzi incise.
27. — La morte di Atalia; di Kilian. Win incise.
Nella prima sala del gabinetto del Sindaco in due appositi armadi — Le sette famose tavole in bronzo scritte in lingua umbra, delle quali tenemmo parola. Nel corridoio grande — Sarcofago marmoreo con belle sculture del secolo di Augusto. Innanzi alla sala del Consiglio veggonsi — Le imposte d'una porta condotte a fino intaglio da Antonio Maffei di Gubbio.
Nell'atrio veggonsi nove iscrizioniº romane.
Appartenne a Bosone Raffaelli da Gubbio il quale nel 1318 ivi ospitò Dante Alighieri. L'ingresso al castello e particolarmente la sala maggiore di esso conservano il primitivo carattere, e nella sala gl'infissi in legno ed il camino in pietra sono di quell'epoca; i primi fregiati dello stemma dei Raffaelli.
A poca distanza dalla città esisteva una Chiesa costruita nel 1300, della stato rimane soltanto la cinta dell'abside che testimonia ancora la valenza dell'architetto.
Cimitero. — Resti di Affreschi sulla parete S: dell'ingresso, Pitture votive — Maria con Bambino e Santi recante la data 1444. Parete D: Maria con Bambino; opera di scuola senese (?) Cappella di S. Sebastiano p111 Affreschi. Nella vòlta — I quattro Dottori della Chiesa a chiaroscuro. Nella parete S: — S. Sebastiano battutoº da due manigoldi; sopra a chiaroscuro, S. Giovanni Evangelista, a lato una iscrizione con data 1458 e sotto Jacopus pinxit; si crede Giacomo Bedi da Gubbio. Nella parete di fronte — In alto il Padre Eterno benedicente, ai lati due Angioli e due Serafini, in basso il martirio di S. Sebastiano. Nel lato D: — La tumulazione di detto Santo.
Chiesa. Interno. Parete S: IIo Altare, Affresco — Maria, con Gesù e due Angioli; scuola umbra del XVI secolo; opera di Bernardino di Nanni da Gubbio. Parete D: Tela ad olio — Il transito di S. Giuseppe; opera del Nocchi (?) Altare maggiore — Ricco intaglio dorato, opera del 1714; nella parte posteriore vedesi ancora l'antica mensa.
Interno. Parete S: Tela ad olio — S. Ambrogio che battezza S. Agostino; vi si legge Benedictus Nuccis. P. M. D. L. Altare di centro — Tarsie di fini marmi. Dietro l'Altare Tela ad olio — Il beato Arcangelo Canetoli da Bologna; opera del conte Annibale Beni di Gubbio. Nella parete D: deposito del Vescovo Agostino Steuco eugubino, bibliotecario di Paolo III, morto nel 1549. Scala dell'ospizio, intaglio in legno — Crocifisso; opera del XV secolo. Antico refettorio, Affresco — Nel centro il Crocifisso e tre Angioli, ai lati Maria e Giovanni; imitazione giottesca.
Fu eretta nel XII secolo; internamente le pareti sono ornate di Affreschi votivi nell'ordine seguente. Parete S: — 1. S. Apostolo. — 2. Maria e Bambino in trono. — 3. S. Ubaldo, maniera bisantina sul cadere del secolo XIII. — 4. Maria in trono con Gesù e Santi. — 5. Nostra Donna seduta con il Divino infante; opera del XV secolo. Si vede anche parte di una figura di S. Antonio. Parete D: — 6. Frammento di una Vergine con Gesù; attribuibile all'Ibi. — 7. Maria in trono con Bambino e Santi del XVI secolo. — 8. S. Lazzaro con due iscrizioni del 1514. — 9. Maria in trono col Divin figlio e Angioli con varie iscrizioni; bella opera del XVI secolo. La campana ricorda l'epoca della fondazione della Chiesa.
Interno. Altare maggiore, Tela ad olio — La circoncisione di Gesù; in basso si legge, Felix Damianus pingebat 1585. Può annoverarsi tra i capolavori di questo artista! Parete D: nell'altare, Tela ad olio — La Concezione; del Brunori.
Interno. Parete S: Io Altare, Tela ad olio — Gesù crocifisso e vari Santi; opera attribuita a Bernardino Nanni da Gubbio. IIo Altare, Tela ad olio — L'inalberamento p112 della croce; attribuita a Virgilio Nucci eugubino. Altare maggiore — Scolpito in legno; attribuito al Casali di Gubbio. Parete D: IIIo Altare, Tela ad olio — Maria con Gesù sulle nubi e Santi; dell'Allegrini. IIo Altare, Tela ad olio — Maria con Gesù Angioli e Serafini; in basso Santi; attribuita a Salvo Salvini.
Esterno. Rimane la sua edificazione al X secolo, è rimarchevole per la sua bella costruzione.
Interno. Dietro l'altare, Tavola ad olio — S. Donato; pittura della scuola di Giannicola Manni.
Interno. Altare maggiore, Tela ad olio — Gesù in Croce, ai lati Maria ed altri Santi; pittura attribuita all'Allegrini. Tavola a tempra — Madonna, Bambino e Santi; opera del XV secolo.
Interno. Sopra il Io Altare D: Affresco — Gesù per metà fuori della tomba, a S: Maria seduta, ed a D: S. Pietro; opera attribuita a Domenico di Cecco da Gubbio, pittore del XV secolo. IIIo Altare, Tela ad olio — S. Lodovico e S. Francesco; opera attribuita al Mercati. Abside; nel centro, Affresco — Maria seduta con Gesù e Angeli; attribuito ad Ottaviano Nelli. Lateralmente due Tele ad olio — La Natività di Maria e la Purificazione; opere attribuite a Federico Zoi (?) Parete S: IIIo Altare, Tela ad olio — La venuta dello Spirito Santo; dell'Allegrini. IIo Altare, Tela ad olio — Crocifisso e due Angioli, in basso Maria e Giovanni; di Gio. B. Michelini di Foligno. Io Altare, Tela ad olio — S. Francesco di Paola; opera del Manetti.
Esterno. Fu innalzata questa fabbrica sul declinareº del secolo XVII e ne pose la prima pietra il Vescovo Sperelli. La fronte è decorata da due ordini architettonici, cioè il dorico ed il corintio elegantemente allocati.
Interno. A croce greca, con colonne, statue ed ornati a stucco eseguiti maestrevolmente. Cuppola, Affreschi — Il Paradiso; bella opera dell'Allegrini. Nei pennoni, la Fede, la Speranza, la Carità e la Mansuetudine; meno la Speranza che dicesi di Luigi Dorigny, le altre sono dell'Allegrini.
Sopra all'ingresso Ia lunetta — Il Battesimo di Gesù.
Parete D: IIa lunetta — S. Ubaldo impone la pace fra cittadini; queste due opere sono del Dorigny.
Parete S: IIIa lunetta — Il martirio di S. Stefano; opera dell'Allegrini.
Parete S: nell'altare, Tela ad olio — Martirio di S. Stefano; dell'Allegrini.
Parete D: Tela ad olio — Maria con Gesù e Santi; creduta di Ciro Ferri. Altare maggiore, Tela ad olio — La Vergine con Gesù. Abside, Affresco — L'assunzione di Maria; opera dell'Allegrini.
Esterno. L'ingresso bene architettato reca la data del 1527.
Interno. Parete D: IIo Altare, Tela ad olio — Maria addolorata: leggesi, Antonius M. Conca F. A. S. 1785. IIIo Altare, Tela ad olio — Maria in gloria con Gesù Angioli e Santi; opera del XVII secolo. Coro, Tela ad olio — La Concezione; pittura attribuita ad Agostino Massucci. Lato S: Tabella votiva balzata a cesello in lastra d'ottone — S. Ubaldo raccomanda dei devoti; opera del secolo XVIII. Cappella della Comunità. Io Altare, Tela ad olio — Maria in gloria con Gesù, ai lati S. Giovanni e S. Ubaldo; opera ritenuta di Salvo Salvini. IIo Altare, Tela ad olio — Incontro di Maria con S. Elisabetta; pittura attribuita al Tamburini. Chiostro architettato nel 1525. — Istorie del Santo dipinto da Pier Angiolo Basili; opera del XVII secolo.
a Si tratarebbe di Peter Neeffs padre (c. 1578‑1659) o figlio (c. 1620‑1675).
Immagini con bordi conducono ad informazioni: più spesso il bordo più ampie le informazioni. (Dettagli qui.) | ||||||
A
MONTE: |
Guardabassi: Monumenti dell'Umbria |
|||||
Gubbio |
Umbria |
Italia |
Pagina principale |
|||
Una pagina o un'immagine su questo sito è libera di diritti soltanto se la sua URL reca un solo *asterisco. Se l'URL reca due **asterischi — insieme o separati da altri caratteri — il copyright appartiene a qualcun altro, e viene utilizzata qui con permesso o in applicazione del "fair use" del diritto americano. Se non reca nessun asterisco rimane © Bill Thayer. Vedere la mia pagina sul copyright per tutti i dettagli e per prendere contatto con me. |
Pagina aggiornata: 1 apr 08