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Nocera

Questa pagina riproduce una parte dell'
Indice-Guida dei Monumenti . . . dell'Umbria

di
Mariano Guardabassi

pubblicato da G. Boncompagni e C.,
Perugia, 1872

Il testo è nel pubblico dominio.
Le eventuali foto a colori sono © William P. Thayer.

Questa pagina è stata attentamente riletta
e la credo senza errori.
Ciò nonostante, se vi trovate un errore,
vi prego di farmelo sapere!

seguente:

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Orvieto

 p142  Norcia

Opere romane. Verso la metà del XVI secolo il Ciucci nel suo manoscritto sulla storia della Città di Norcia (pag. 26 e seguenti) riporta cinquantasei iscrizioni esistenti all'epoca sua; a noi mancò il tempo ed il modo di verificare quali di esse esistono ancora. In casa Cionci — Cippo sepolcrale con iscrizione non cognita al Ciucci. Nella corte della Castellina sulla parete Ovest — Resto di statua marmorea rappresentante una matrona sedente; lavoro di buona epoca.

 p143  Chiesa di S. Agostino

Esterno. La sua costruzione ricorda il XIV secolo e la porta è ornata di bella scultura.


[image ALT: missingALT affresco dello Spagna nella chiesa di S. Agostino a Norcia (PG).]

Particolare dell'affresco dello Spagna: S. Giovanni Battista.

Foto © William P. Thayer 1998.

Interno. Parete S: Io Altare. Noi togliemmo il quadro dell'altare e mettemmo allo scoperto un'Affresco di cui la parte superiore fu distrutta — Nella parte inferiore mirasi in centro S. Rocco, a S: S. Barbara ed a D: S. Sebastiano; probabilmente opera di Jacopo Siciliano. Poco lungi da quest'Altare evvi altra nicchia con Affresco diviso in due rappresentanze — Superiormente l'incoronazione di Maria, e nella parte inferiore Maria in seggio in atto di nutrire Gesù, ed ai lati S. Antonio e S. Claudio; sulla cornice del gradino del trono in un cartello leggesi, Hoc opus pinsit Jovannes Batista de Jovannes Norsini 1497. Può ritenersi scuolare di Lorenzo di Fiorenzo! Parete D: presso l'ingresso, nicchia simile alle precedenti, Affresco — Nella parte superiore veggonsi i resti di una figura di Dio benedicente seduto sulle nubi e fiancheggiato da due Angioli; nella inferiore, v'è in centro la Vergine assisa su ricco trono con Gesù in grembo, in alto due Angioli librati sulle alli nave principale d'incoronarla; lateralmente a S: S. Giovanni Battista ed a D: S. Antonio Abate, l'indietro presenta una bella linea di paese. Sul piedistallo del trono a D: leggesi, Anno Domini. MCCCCCII. Bella opera di Giovanni Spagna. (Da prima noi incominciammo a discoprire queste due nicchie quindi a cura di Monsignor Bachettoni Vescovo di Norcia con le elargizioni di alcune Signore fu completato il lavoro).

Chiesa di S. Benedetto


[image ALT: missingALT affresco dello Spagna nella chiesa di S. Agostino a Norcia (PG).]

Foto © William P. Thayer 1997.

Esterno. Fu edificata sul volgere del XIV secolo. La fronte presenta un solo ingresso di sesto ogivale ed architravato; opera condotta con finezza di scalpello. Nel sesto triangolare superiore mirasi a tutto rilievo — Maria in trono con Gesù ed ai lati due Angioli. Le imposte sono antiche ed intagliate maestrevolmente con ornati e figure. Ai lati dell'ingresso sporgono dalla parete due eleganti tabernacoli in pietra con entro le statue di S. Benedetto e di S. Scolastica. Nella parte superiore della fronte apresi in centro un finestrone circolare i cui ornamenti crollarono per terremoto, così avvenne nell'estremo finimento della facciata. La torre campanaria è di bella costruzione ed in una fascia reca scolpita la data del 1388.


[image ALT: missingALT affresco dello Spagna nella chiesa di S. Benedetto a Norcia (PG).]

Foto © William P. Thayer 1997.

Interno. Fu per la terza volta ricostruita la Chiesa nel 1787, essa ha forma di croce latina. Parete S: (presso l'ingresso) Affresco diviso in due ordini; ordine superiore — Maria con Gesù e due Angioli in atto d'incoronarla. Nell'ordine inferiore figuravano tre Santi, ora rimangono — S. Barbara e S. Michele Arcangiolo; opere attribuibili allo Spagna. IIo Altare, Tela ad olio — La resurrezione di Lazzaro; nel lato D: leggesi Anno Domini 1560. M. A. C. N. faciebat. Crocera S, lato S: Tela ad olio di gran dimensione — Totila umiliato innanzi a S. Benedetto; vi si legge il nome di Filippo Dialiagno Norcino il quale dipinse questa tela nel 1621. Presso questo dipinto, a S: — Monumento marmoreo; opera del XV secolo, la parte esterna fu  p144 rinnovata nel 1546. Nel centro della Chiesa si discende alla cripta ornata di tre navi ma pur essa completamente restaurata nel XVII secolo. Nel muro che sostiene la scala — Lapide sepolcrale romana. Sacrestia, Scultura in argento in parte decorata con ornati a cesello, medaglioni grafiti e smaltati — Reliquiario; opera recante la data MCCCCL. È una bella opera di orificeria e misura l'altezza di un metro.

Chiesa del Crocifisso


[image ALT: missingALT particolare della facciata della chiesa del Crocifisso a Norcia (PG).]

Chiesa del Crocifisso:
particolare della facciata.

Foto © William P. Thayer 1998.

Interno. Altare maggiore, Scultura in pietra, gran nicchia sostenuta innanzi da colonne, sopra la trabeazione elevansi quattro nicchie recanti in Affresco le figure di quattro Apostoli. L'opera scultoria sembra del XIV secolo, le pitture erano d'un secolo posteriore, ma i cattivi restauri le ridussero inapprezzabili. Sopra l'altare, Scultura in legno — Crocifisso; lavoro del XV secolo.


[ALT dell'immagine: Una piccola croce di Malta]
	Chiesa di S. Filippo

Interno. Parete D: IIo Altare, Tela ad olio — Maria addolorata; mezza figura ad imitazione di Carlo Dolce.

Chiesa di S. Francesco

Esterno. Fu edificata sul volgere del XIV secolo, i terremoti ed in parte lo spirito di devastazioni che gli fè seguito, ridussero questo tempio a completa rovina. Rimangono ancora sulla fronte principale, l'ingresso ed un finestrone circolare a provare con qual gusto e maestria condusse l'ignoto artefice quelle belle sculture ornamentali.

Presso la Chiesa in un salone conservasi una Scultura in legno rappresentante — Il Crocifisso; opera del XVI secolo. Una Tavola a tempra con — S. Francesco in centro ad un nimbo luminoso, in alto in piccole figure le virtù principali del Santo, ed ai piedi l'Avarizia, e la Lussuria; opera del XVI secolo.

Chiesa di S. Giovanni

Interno. Soffitto; Scultura in legno — Intaglio del XVII secolo. Parete d'ingresso, a S: Affresco — Maria con Gesù e due Angioli che scendono ad incoronare la Vergine, son presso ad essa S. Benedetto e S. Scolastica; quest'opera di scuola umbra perugina reca la data del 1520.

Duomo
dedicato a s. Maria


[image ALT: missingALT affresco nel duomo di Norcia (PG).]

L'affresco accennato dal Guardabassi: originariamente dipinta sulla parete di una casa, attorno al 1630 divenne il luogo di miracoli, quindi fu, come vediamo dall'iscrizione —

civivm devotione translata AD MDCXLI

per la devozione dei cittadini trasportata nel 1641.

Viene detto S. Maria della Misericordia, non per la sua iconografia, ma perchè fu custodito dalla Confraternita omonima.

Foto © William P. Thayer 1998.

Interno. Nella parete di fronte alla nave S, Affresco — In centro Maria con Gesù ed ai lati S. Benedetto e S. Scolastica; opera che ricorda la scuola  p145 perugina, del XVI secolo. In una camera presso la Sacrestia, Scultura in marmo — Maria seduta con il Divin figlio in grembo; lavoro in piccole dimensioni del XVI secolo.

Il Forte detto la Castellina

Con gli stessi mezzi con cui Paolo III assicurava il suo dominio su Perugia, Giulio III pose a sudditanza la repubblica Nursina. Da documento favoritoci dell'erudito signor Patrizi-Forti estratto nell'archivio segreto del Municipio, risulta che il 28 agosto 1554 l'architetto maestro Jacopo Barozzi da Vignola stabilì l'area del nuovo castello da esso tracciato; l'anno seguente quest'opera era già compiuta come da lapide infissa nel baluardo vòlto a Nord-Est. Essa ha il carattere di un palazzo fortificato, la pianta presenta un quadrato con quattro torri di avancorpo ai lati: i due ingressi verso Est ed Ovest si raffrontano attraversando una bella corte munita di portici sovrapposti. Ora rimangono il piano terreno ed il primo piano, manca il secondo che guasto per ripetuti terremoti nel 1730 fu demolito.

Edicola
in via Campo di Fiore


[image ALT: A cubical stone building, about 2 meters on a side, on a two-tiered base of stone masonry nearly doubling the height of the whole. It sits on a street corner, attached to adjacent buildings, and thus presents only two sides, each consisting of an arch occupying most of the side's width. It is the Edicola in Norcia, Umbria (central Italy).]

Foto © William P. Thayer 1997.
si veda la pagina dettagliata del mio sito.

Questa piccola opera architettonica imita per la costruzione le belle fabbriche romane. L'edicola essendo in due lati coinnestata ad altra fabbrica presenta solo sui due lati Nord ed Ovest l'oppure di cui è parola. Sopra una base bugnata elevansi tre pilastri su dei quali posano archi semicircolari; i due archi sono ornati di due larghe fasce scolpite. Un bel cornicione compie la parte superiore dell'edicola e nella gola rovescio veggonsi scolpiti animali che scherzan tra loro ed altri che lottano. Vi si leggono sei scritte, quattro recanti preci a Maria ed altra con il nome dell'architetto nel lato Sud sotto la cornice del pilastro S: in questi termini Hoc opus fecit Vannes Tutie cui animæ benedicant. La sesta sotto la cornice del pilastro D: reca Sub anno Domini MCCCLIIII. (Castel di Tuzia o Tuziano trovasi nel Comune di Preci, Mandamento di Norcia).

Residenza Municipale

Esaminando il piccolo portico volto ad Ovest potrebbe arguirsi che la edificazione datasse dal XIII secolo, indubitatamente nel XVI fu quasi completamente ammodernato. Sulla parete Nord della loggia superiore mirasi in Affresco — Nostra Donna seduta in trono con Gesù ed in alto due Angioli in atto d'incoronarla, presso il trono S. Benedetto, S. Scolastica ed altri tre Santi monaci; opera che ricorda la scuola perugina.

Presso Norcia

Abbazia di S. Eutizio
(dista chilometri nove da Norcia)


[image ALT: missingALT l'abbazia di S. Eutizio nel comune di Preci (PG).]

Foto © William P. Thayer 2000.

Chiesa. Esterno. La fronte reca nel centro superiore un finestrone rotondo ornato di colonnini e d'una cornice finamente intagliata, sulla fascia esterna leggesi una scritta in caratteri romani. L'ingresso, sebbene sia architravato è terminato in alto a sesto semicircolare, gli stipiti ed il semicircolo sono scolpiti con modinature architettoniche, nella gola vi si vede a basso rilievo un ornato. In centro al sesto semicircolare mirasi una lapide che a fine di scritta reca, Anno Domini milleno centeximoº nonagei.º Magister Petrus fecit hoc.

Interno. Ad una sola nave con presbiterio elevato ed abside semidecagono. In centro all'abside, Scultura in pietra — Monumento sepolcrale dedicato a S. Eutizio; lavoro di molto merito in particolare pei bassi rilievi che ornano le candeliere, reca la data del MDXIIII. Sacrestia, Scultura in metallo finita a cesello — Croce abbaziale; opera del secolo XIV. Intaglio in legno — Armadio; lavoro del XIV secolo. Cripta; vi si discendeva per due ingressi laterali alla nave della Chiesa, ora vi si ha adito per un esterno ingresso. È a due navi formate da sei crocere sorrette da due tronchi di colonne sormontati da rozzi capitelli bizantini. Nella cappella che sta innanzi alla cripta mirasi un altare su cui posa un trittico in Tavola a tempra diviso in cinque compartimenti. Cominciando da S: il 1o reca — S. Placido, il 2o — S. Benedetto, il 3o — La statua di S. Eutizio, il 4o S. Spes Abate, il 5o — S. Fiorenzo, nei pinacoli v'è Dio padre in mezzo agli Evangelisti; opera di scuola senese (?) del XIV secolo.

Palazzo abbaziale. — Nel chiostro esistono due belle finestre binate ciascheduna di differente disegno e molto singolare; lavoro che ricorda lo scorcio del XIV secolo.

Chiesa della SS. Annunciata

Interno. Parete S: presso l'Altare maggiore — Monumento sepolcrale scolpito in pietra; nella sovraposta nicchia semicircolare, Affresco — Maria con Gesù ed ai lati due Santi minoriti; opera che ricorda la scuola dello Spagna. Altare maggiore, Tavola a tempra con grandiosa cornice riccamente ornato e recante nel rincasso interno dieci mezze figure di Santi, messe a colori. Il quadro poi rappresenta — L'incoronazione di Maria; la predella reca ai lati esterni — L'Annunciazione, nel Io spazio a S: — S. Francesco che riceve le stigmate, quello di centro — La pietà, e nel D: S. Girolamo nel deserto; in un cartello a D: leggesi, Anno Domini Nostri Jesu Cristi millesimo quingentesimo quadragesimo primo, die vero vigesimo martij Jacobus Siculus faciebat. Questa pittura può dirsi piuttosto una copia libera di quello che un quadro originale, tanto rassomiglia quella dello Spagna per Monte Santo di Todi. Sopra l'Altare, Scultura in avorio — Crocifisso;  p147 opera del XVI secolo. Parete D: Io Altare (presso l'ingresso) Tavola ad olio (?) — Sotto un portico Maria in trono con Gesù, ai lati S. Francesco e S. Elisabetta, in basso genuflessi S. Bonaventura, S. Antonio, S. Lodovico e S. Luigi Re; nei pilastri, fra vari ornati veggonsi quattro mezze figure di Santi; la predella ha nel centro un'ornato monocromo e lateralmente l'Angiolo annunciatore e la Vergine; bella opera particolarmente per vaghezza di colorito, apponibile ad uno scolare del Perugino. Sacrestia. Scultura in metallo finita a cesello — Crocifisso; opera del XVI secolo.

Chiesa della Madonna del Rosario

Interno. Altare maggiore, Tavola ad olio — Nella parte superiore Maria seduta sulle nubi con Gesù in grembo in atto di donare ad un Angiolo delle rose mentre altri ventidue Angioli fan corona al gruppo di centro allietandolo con celesti armonie, in basso S. Domenico fiancheggiato da due Sante del suo ordine cui sono presso ventisei devoti; opera che ricorda la maniera di Jacopo Siciliano e probabilmente da esso condotta.


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Pagina aggiornata: 1 mar 08

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