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Esterno. Questa bella fabbrica può credersi fatta da un imitatore della scuola di Giotto. La Chiesa ha due soli lati esterni, quello di Sud non compiuto e l'altro di Ovest in senso longitudinale il quale presenta in alto tre finestroni semplici ed eleganti, ed in basso due ingressi; il principale, presso il presbiterio, è ornato di bassorilievi, e presso il listello esterno veggonsi scolpiti emblemi di pesca insieme a crostacei che produce il piccolo lago che lambisce il paese; sopra v'è sculto l'emblema del Battista ad alto rilievo e sotto leggesi . . . . . MCCCXXXCIIIº . . . . . Petrus Damiani de Asisio me fecit.
Interno. Fu ammodernato nel secolo XVI. L'abside è antico con vòlta a cinque vele, in ognuna v'è dipinta una nicchia, entro le quali veggonsi figure di Santi; opera di scuola perugina del XVI secolo. Parete S: Di contro all'Altare maggiore, nicchia con Affresco — Maria in seggio col Divin pargolo, a S: S. Lucia ed a D: S. Giuseppe; questo dipinto può attribuirsi all'istesso artista che decorò l'abside. Io Altare, Affresco figurante altra nicchia — Maria in trono con Gesù e sopra due Angioli che spargono dei fiori, lateralmente al trono a S: S. Giuseppe ed a D: S. Antonio daº Padova; opera che ricorda la maniera del Pinturicchio. Nel gradino del trono leggesi p247 A.D.M.D.XIIII. In centro dell'abside entro apposito armadio, Scultura in legno — Crocifisso, opera del XV secolo. Parete D: Altare di S. Giovanni, Scultura in terra cotta — Statua del Santo; opera del XVI secolo.
Esterno. Costruita nel secolo XV ed ammodernata nel XVI.
Interno. Altare maggiore, Tavola ad olio — In alto l'Assunta ed in basso gli Apostoli innanzi alla tomba di Maria; opera che ricorda la maniera della scuola di Raffaello, lateralmente due Tavole ad olio — Due Profeti; opere dell'istesso autore della tavola dell'Assunta; in una di queste v'è la data MDLXI. Presso alla porta del maggiore ingresso a S: entro una nicchia, Affresco — L'ascensione di Gesù al cielo, opera d'ugual mano delle precedenti. Nel pavimento della Chiesa — Lapide con figura a graffito.
Fu questa quasi di pianta ricostituita dal Cardinale legato Albornoz nel 1364, facendo contribuire a tale spesa i reatini i quali patteggiarono con Blasco Fernando di Beluiso nepote del Legato. Oltre alle opere militari la Ròcca racchiudeva la residenza del Castellano della quale rimangono pochi avanzi; giudicando da questi può presumersi fosse riccamente decorata. Raffrontando il modo di fabbricare ed il gusto delle modinature architettoniche di questo palazzo con la fabbrica ora descritta della Chiesa di S. Francesco, sembrano ambedue dell'istesso architetto! Blasco e Garcia suo figlio furono uccisi in questo paese e Papa Urbano V sanguinosamente vendicossene! I due spagnuoli ebbero tomba nella Chiesa di mezzo di S. Francesco d'Asisi.
Di fronte alla Ròcca, a piè del cuneiforme boscoso monticello, il visitatore è attratto dal maraviglioso eco sillabico che giunge a ripetere un intiero esametro pronunciandolo a piè del monticello che forma una penisola nel piccolo lago. Seguendo la forma di Grégory, il giro della voce dal centro fonico a quello fonocantico e la sua ripercussione al fonico, impiega secondi quattro e mezzo.
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Pagina aggiornata: 3 mar 08