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Trevi

Questa pagina riproduce una parte dell'
Indice-Guida dei Monumenti . . . dell'Umbria

di
Mariano Guardabassi

pubblicato da G. Boncompagni e C.,
Perugia, 1872

Il testo è nel pubblico dominio.
Le eventuali foto a colori sono © William P. Thayer.

Questa pagina è stata attentamente riletta
e la credo senza errori.
Ciò nonostante, se vi trovate un errore,
vi prego di farmelo sapere!

seguente:

[ALT dell'immagine: (link alla parte seguente)]
Umbertide

 p346  Presso Trevi
(Trevi dentro le mura: si veda la prima pagina.)


[ALT dell'immagine: Una piccola croce di Malta]
	Chiesa di S. Maria delle Lacrime

Esterno. Questa Chiesa fu eretta nel 1487 con disegno di Maestro Antonio fiorentino; i monaci Olivetani di S. Pietro di Bovara v'entrarono in possesso il dì 8 marzo 1489 sebbene il lavoro non fosse compiuto. L'ingresso che adorna la fronte principale dell'edificio può noverarsi fra le più scelte opere scultorie, è un vero modello di gusto e di eleganza. Dalla citazione del Giorgetti dei manoscritti del Padre Francesco Mugnonio vivente nei primordi del XVI secolo ricavasi, che fu artefice di quest'opera Maestro Giovanni di Gian Pietro da Venezia; dai documenti favoritici dal Prof. A. Rossi, risulta che il cornicione del frontespizio è pur lavoro di Maestro Giovanni contrattato il 4 gennaio 1511. Dopo ciò non sarebbe improbabile che pure le belle decorazioni scultorie che ornano le fronti delle interne cappelle fosser pur esse operate da Maestro Giovanni.

 p347  Interno. Ha forma di croce latina, ai lati della unica nave veggonsi quattro profondi rincassi rettangolari che tengono luogo di Cappelle esternamente decorati con architettonico simetrico scomparto scolpito in pietra del paese. Il braccio della crocera S: offre pur esso due rincassi affrontati, non avviene così del braccio D: che fu intiermente rinnuovato e deturpato. L'abside ha nel centro un'elegante finestrone binato ne' cui frastagli rimangono tracce di vetri colorati. Parete d'ingresso, lato S: Scultura in pietra appennina — Monumento sepolcrale di Benedetto Valenti recante la data CIↃIↃXLI. Opera più pregevole per l'armonia delle parti di quello che per i dettagli. Negli spazi laterali non architettati — Affreschi sulla maniera degli Zuccheri; le pitture che circondano il monumento riuscirono migliori. Parete S: Spazio intermedio tra il Io e IIo rincasso, Scultura in marmo — Monumento a Subrezia Lucarini Valenti, con in centro il semibusto della defunta; opera del 1564 condotta da buon artista.


[image ALT: [ALT dell'immagine: missing ALT] a Trevi (PG).]

Nel centro, il monumento a Subrezia Lucarini Valenti.

Foto © William P. Thayer 2004, con il gentile permesso dell'associazione ProTrevi.

Spazio tra il IIo rincasso ed il pilastro della crocera, Scultura in marmo — Monumento di Monte Valenti morto nel 1588. Braccio della crocera S: Rincasso che forma la S: Cappella, Affreschi — Sulla decorazione esterna il fregio finge un'ornato a basso rilievo; sopra l'arco miransi tre tondi, i laterali con due belle mezze figure di Profeti ed il centrale con il nome di Gesù; lo spazio rimanente contiene ornamenti figurati e messi a colori con squisito gusto. Interno — Sulle pareti laterali mirasi un basamento sul quale posano due nicchie entro le quali a S: vedersi S. Ubaldo e a D: S. Giuseppe; nell'arco sovrastante, due candeliere comprese da fasce ornate e nel centro l'emblemo dello Spirito Santo. Parete di fondo — Ricorre quei l'istesso basamento e dentro due patere leggesi a S: M.D XX ed a D: P.IVLII. Nel quadro principale è figurato — Il trasporto della salma del Redentore alla tomba; la scene presenta a S: il Calvario ed a D: la tomba, e da questo lato scorgesi parte della Città di Gerusalemme. Muove il funebre convoglio da S:D: e la preziosa salma cui fu sottoposta la sindone, è sostenuta da Giovanni d'Arimatea, Nicodemo e Giovanni Evangelista, mentre la Maddalena ne sostiene il S: braccio; tien dietro al cadavere la Vergine, il cui profondo dolore non può esser più nobilmente espresso, alla sua S: v'è Marta ed appresso la Veronica, in fine (per volontà dei committenti!) S. Francesco d'Asisi. Parte superiore del dipinto a sesto semicircolareº — Nel centro S. Agostino (?) in paramento episcopale seduto su nubi sostenuto da due Angioletti; altri tre di essi son presso al Santo. Ai lati della lunetta veggonsi sette figure di devoti, probabilmente con i ritratti di quei Canonici regolari che commisero allo Spagna questi preziosi dipinti. A S: del minore ingresso a capo di questa crocera Scultura in marmo — Tazza dell'acqua lustrale; bella opera del XVI secolo. Braccio D: della crocera. Sulla parete S: Scultura in marmo — Monumento ad Erminio Cardinale Valenti morto nel 1618. Parete dell'Altare. Affresco la Vergine con Gesù in braccio; opera del XV secolo, fu questa immagine che diè origine all'edificazione del tempio. Ivi, scultura in argento balzata a cesello — Un'ornamento alla sacra immagine della quale non lascia scoperte che le due teste; opera del XVIII secolo. Parete D: della nave — Monumento sepolcrale a Filiberto Valenti morto nel 1624.

 p348  Io rincasso, o cappella. Affreschi — La decorazione esterna è completamente messa a colori imitando ornati a basso rilievo; lateralmente sopra l'arco in due tondi, Maria e l'Angiolo annunciatore, in mezze figure (ripetizione di quelle già in S. Agostino di Perugia!) Interno — Sulle pareti laterali vedesi dal basamento sorgere due nicchie, con a S: S. Pietro ed a D: S. Paolo; nell'arco gira una fascia ornata che circoscrive dei lacunari con rosoni. Parete di centro, occupata da una sola rappresentanza — L'Epifania; un limpido cielo confina con ampia deliziosa valle, la prateria che conduce alla capanna è sparsa di cavalieri e pastori alcuni intenti al loro gregge, altri rivolti ad ascoltare l'annunzio dell'Angiolo. Innanzi la capanna, mirasi in seggio la Vergine con Gesù in atto di benedire, a S: sta un Re genuflesso, mentre altre cinque figure del suo seguito si avanzano (tra questi in quello di centro sembraci ravvisare il ritratto del pittore); più lungi riposano i giumenti. A D: mirasi stante S. Giuseppe, gli altri due Re in atto di offerire i loro doni ed appresso cinque paggi. Finalmente due Angioli librati sulle ali vedevansi lateralmente alla capanna che cancellati dal restauratore riuscimmo a fatica a farli intravedere. Sul gradino del seggio, leggesi, Petrus. de Castro Plebis. pinxit. Dai documenti rinvenuti dal Prof. A. Rossi, consta che il Perugino nel 1521 era in Trevi, e questo crediamo fosse l'anno in cui egli condusse tale opera. Proseguendo incontrasi altro monumento a Filippo di Filiberto Valenti morto 1648. IIo rincasso. Affreschi — Nei due tondi esterni due Profeti. Sulle pareti laterali interne — a S: il Battista ed a D: S. Antonio; nell'arco, quattro bozzetti con fatti della vita di Maria e nel centro Dio benedicente. Parete di fondo, nel centro inferiore — S. Ubaldo in abiti pontificali, ed attorno quattro istorie della sua vita. Nella lunetta superiore, l'annunciazione della Vergine; opere condotte sul volgere del XVI secolo. Parete D: all'ingresso, scultura in pietra appennina — Grandioso e bel monumento a Romolo di Bendetto Valenti morto nel 1579. Sacrestia. Lavamani — Serve a recipiente dell'acqua una urnetta cineraria in marmo bigio alabastrino ricca di basso-rilievi ai lati, e recante due scritte; opera d'epoca romana.


[ALT dell'immagine: Una piccola croce di Malta]
	Chiesa di S. Maria di Pietra rossa
dista da Trevi chilometri tre verso Nord-Ovest


[image ALT: [ALT dell'immagine: missing ALT] a Trevi (PG).]

Sullo sfondo, Trevi.

Foto © William P. Thayer 2004.

Essa fu costruita senza studio architettonico sopra i resti di un'antico grandioso edificio umbro od umbro-etrusco, del quale ora non rimangono sopra terra che degli enormi massi di pietra appennina diligentemente squadrati de' quali alcuni servono ancora a gradini; molte di queste pietre misurano in lunghezza metri due.

Esterno. La Chiesetta sui lati Nord, OvestSud è unita di esterno portico sostenuto da pilastri e sovente da quelle pietre alte due metri; le pareti sono coperte di Affreschi votivi che noi enumeriamo, alcuni per merito artistico, altri perchè portano i nomi di ignoti artisti ed i più per corredo della storia dell'arte.

Parete a contatto con quella S: della Chiesa, sotto il portico.

1. Maria stante entro cattedra con Gesù in braccio; sotto a D: 1484.

Parete S: del portico —

2. La Trinità, ai lati Maria e Giovanni.

 p349  3. Edicola cui son presso quattro Angioli, nel centro Maria in piedi con Gesù.

4. (inferiormente) S. Apollonia.

5. e 6. Maria con Gesù.

7. (Affresco di grandi proporzioni.) A S: Maria in seggio che sostiene Gesù quale si trastulla con una rondinella, innanzi ad essi S. Lucia; quindi si ripete la prima rappresentanza con qualche variante; al disotto in una riga v'è il nome del committente ed a D: MCCCCXLVI.

8. Maria in trono con Gesù; aggraziata composizione e buoni contorni, vi si legge 1484.

9. Maria con Gesù in seggio.

Parete centrale —

10. L'istesso soggetto.

11. Apostolo.

12. (in alto) In centro il Crocifisso, a S: Maria a D: S. Giovanni; opera che ricorda la maniera di Pierantonio da Foligno.

13. Gesù entro nimbo ed ai lati due Santi francescani.

14. S. Michele.

15. S. Cristoforo (figura gigantesca).

16. e 17. Frammenti di due Santi.

18. 19. e 20. Maria con Gesù in seggio.

21. Maria con Gesù volto ad un passeretto che tiene in mano la Vergine; sul gradino del seggio leggesi, Bartolomeus de Merenda pinsit hoc opus. Decembris. An. Dñi. M.CCCCXXXXVIIII.

22. Maria seduta con Gesù a mani giunte; opera pur questa di Bartolomeo.

23. Maria con Gesù; della istessa mano.

24. Uguale argomento; è bella l'acconciatura del capo ed il volto della Vergine.

25. e 26. Maria con Gesù in grembo.

27. Le istesse figure con a D: S. Pietro.

28 (superiormente). In un trono il cui postergale prende forma di nicchia, siede la Vergine con il Bambino; sul gradino D: rimane . . . . . meo pinsit (probabilmente il solito Bartolomeo!) Sulla linea inferiore il nome del committente.

29. L'istesso soggetto con due Santi ai lati.

30. A S: un Santo con ostia in mano, ed a D: la Vergine con Gesù in seggio.

31. A S: S. Jacopo, in centro Maria con Gesù, a D: S. Caterina ed altra Santa.

32. Maria stante con Gesù.

A capo dell'ultima arcata —

33. e 34. Maria con Gesù.

35. Resti di figure sotto le quali rimane della scritta . . . . . pitture pinxit Jhoe.

36. Madonna e Bambino seduti, e due Sante stanti.

37. Il Crocifisso ed ai lati Maria e Giovanni.

38. L'annunciazione.

Interno della Chiesa. Presenta tre piccole navi sostenute internamente da pilastri, un tempio le navi laterali furon coperte da volte a crocere. Dopo il terremoto del 1832 cooperò il restauro a peggiorarne le forme!


[image ALT: [ALT dell'immagine: missing ALT] a Trevi (PG).]

Foto © William P. Thayer 2004.

Lato S: Io pilone

39. La Vergine con Gesù. Parete S:

40. L'Annunciazione; occupa l'indietro una grandiosa architettura nel cui centro appare lo Spirito Santo, un poco a S: l'Angiolo ed a D: la Vergine dal cui ginocchiatoio pende una cartella con scritta e la data 1477. Sulla estrema S: entro altro cartello, leggesi Valerius de Mulis de Valido pinxit. Al disotto di questa rappresentanza figura un arazzo, ed a D: in un piccolo quadro S. Cristoforo sostenente Gesù. Il De‑Mutis merita un posto tra gli artisti della sua epoca!

41. S. Bernardino; opera che ricorda la maniera di Bartolomeo de Merenda.

42. Maria con Gesù.

43. S. Leonardo.

44. e 45. In due distinti quadri, l'Annunciazione.

46. Maria seduta con Gesù.

47. S. Iacopo.

48. 49 e 50 (una sopra e due in basso). Maria con Gesù.

Ia vòlta a crocera —

51. 52. 53. 54. Frammenti degli Evangelisti.

55 (nel sesto formato dalla lunetta) — La Vergine in seggio con Gesù, a S: S. Antonio, a D: S. Leonardo.

56. S. Lucia.

57. S. Elisabetta.

 p350  58. S. Cristoforo.

IIa vòlta —

59. 60. 61. e 62. Gli Evangelisti.

63. (in alto sulla parete). Maria con Gesù in trono, a D: S. Jacopo ed a S: altro Santo.

64. Lo sposalizio di S. Caterina.

65. Quattro piccole figure di devoti. Parete a capo di nave.

66 (in alto). L'incontro di Cristo con le Marie salendo il Calvario.

67. L'Annunciazione. Parete interna della nave.

68. L'orazione di Cristo all'orto.

69 (nel pilastro ed in alto). La Pietà.

70 (ivi ed in basso). Maria in seggio con Gesù in atto di benedire un devoto genuflesso a D:

Nave di centro —

71 (nel pilastro). Maria in seggio con Gesù. Altare maggiore, Scultura in legno.

72. Crocifisso; opera accuratamente eseguita nel XV secolo.

Abside. Era anche questo coperto di Affreschi che furono da epoca remota imbiancati, come lo sono tuttavia quelli della nave di centro e parecchi delle laterali; noi tentammo un saggio sulla parete S: coll'aiuto del Prof. Francesconi e discoprimmo un dipinto che succintamente descriviamo e del quale ci è ignoto il tema.

73. Figura l'interno di un tempio a tre navi ed in quella di centro vedesi un'Altare in mezzo al quale sta un'oggetto simile ad un reliquario. Sotto la nave S: v'è un Santo vecchio seduto cui è dinnanzi ed in piedi un Santo Vescovo in atto di favellare; sotto la nave S: presso l'Altare miransi in piedi due vaghi giovinetti (un maschio ed una femina) in colloquio sebbene atteggiati a preghiera. A D: dell'Altare una figura barbata con le mani giunte e coperta la testa di un panno; finalmente sotto la nave D: veggonsi cinque persone (fra le quali due donne) intente ai due Santi. Opera di valente artista del XV secolo (manca inferiormente un terzo quasi del dipinto).

Vòlta dell'abside —

74. La Vergine in mezza figura con Gesù.

Capo di nave D:

75. Maria in trono con Gesù, a D: S. Giovanni Evangelista, a S: altro Santo.

76. e 77. Frammenti di due Evangelisti.

78. La Pietà.

79 (in alto). L'Annunciazione ed in centro Dio padre; sulla predella dell'inginocchiatoio leggesi Bartolomè de Mutagna pinxit opus yhs.

80. 81. e 82. Madonna e Bambino.

83. S. Bernardino.

84. Maria in seggio con Gesù lattante, ed ai lati due Angioli.

Altare in centro della nave — Sulla mensa posa una piccola mostra d'altare scolpita in pietra appennina con bellissimi ornati e le statue di S. Emiliano e del Battista, ed in basso rilievo Dio padre fra due Serafini. Opera che stimiamo bene attribuita a Rocco da Vicenza.


[ALT dell'immagine: Una piccola croce di Malta]
	Chiesa e convento di S. Martino

Cappella esterna a S: della fronte della Chiesa. Interno. Parete dell'Altare. Affresco — Entro un'elegante scomparto architettonico figura un sesto semicircolare ove in alto ed in centro mirasi la Vergine retta da leggère nubi ed attorniata da nimbo nel quale campeggiano otto vaghi Serafini, presso il nimbo due Angioli in atto di preghiera pur essi sostenuti da piccole nubi. Dietro tutte queste figure splende una atmosfera limpidissima che in basso ha limite con amena valle formata da poggi ed attraversata da un fiume al di là del quale vedesi una Città (Foligno). Sulla parte anteriore di questo paesaggio figura un praticello nel quale stan genuflessi, a S: S. Girolamo ed il Battista, a D: S. Francesco e Fra Leone. In centro sul limite inferiore del quadro leggesi M.D.XII. Può annoverarsi  p351 questo dipinto fra la preziose opere dello Spagna. Parete D: Affresco entro sesto rettangolare finito da cornice — S. Emiliano stante in paramento episcopale, a S: orante una piccola monaca; opera di Tiberio d'Asisi.

Esterno della Chiesa. Ingresso. Sopra l'architrave nella lunetta, Affresco — Maria in mezza figura con Gesù in grembo in atto di benedire, lateralmente due Angioli in adorazione e dietro alcune linee di paese; in basso a fine di una scritta leggesi . . . . . Tiberio de As. . . . . . xit. (Tiberius de Asisio pinxit).

Interno. Di fronte al visitatore ed a contatto del presbiterio veggonsi lateralmente sporgere due muriciuoli decorati di Affreschi. Lato S: — S. Martino che soffermato il destriero taglia con la spada il mantello per dividerlo con un povero; opera attribuibile ad uno scuolare dello Spagna. (Guasta per cattivi restauri!) Lato D: — In centro Maria in seggio con Gesù in grembo, a S: S. Francesco ed a D: S. Antonio; dietro la Vergine ritti sopra nubi stanno sei piccoli Angioli che accompagnano cogli strumenti le loro salmodie; opera che ricorda Pierantonio da Foligno. Altare maggiore. Sopra il Ciborio, Intaglio in legno — Una specie di piramide con figure ad alto e basso rilievo a basamento d'un Crocifisso; probabilmente opera di qualche frate vissuto nel XVII secolo, essa è più interessante per il concetto di quello che per l'esecuzione. Figurava su questo Altare la tavola dell'incoronazione di Maria ora nella Pinacoteca, resta però qui gran parte della decorazione in legno che attorniava l'Ancôna tenendole luogo di cassa. Nella parte superiore che faceva ala al semicircolo finale miransi entro due tondi per due terzi di figure — L'Angiolo e l'Annunziata; opere tenute in gran pregio dal distinto Prof. Consoni e delle quali rinvenne documento il Prof. A. Rossi con data del 1522. Parete D: Ia Cappella, Scultura in legno — Crocifisso; opera del XVI secolo.

Convento. Nel prima corte — Architrave in pietra con resto di scritta che dai caratteri ci sembra cristiana. Nel secondo chiostro, sul muro del parapetto del portico nel lato Ovest — Resto di lapide cristiana.

Chiesa di S. Pietro di Bovara


[image ALT: [ALT dell'immagine: missing ALT] a Trevi (PG).]

Foto © William P. Thayer 1998.
Si veda anche la mia pagina.

Non possiamo far conto della tradizione e del parere di qualche archeologo che direbbero esistito in questo luogo un "Foro-bovario" perchè non abbiamo alcuna traccia di costruzione romana.​a Troviamo invece che l'edificio più antico è la Chiesa, e questa può rimontare al XII secolo; qui ebbero stanza i monaci Olivetani e vi stabilirono una abbazia.

Esterno. Fronte della Chiesa. Subì un vistoso restauro nel XVI secolo e l'ingresso fu allora rinnuovato insieme a due finestre laterali; della primitiva costruzione rimangono nella esterna parete, un'ornato pregevole scolpito in marmo che fu locato sopra l'ingresso, ed un finestrone orbicolare del quale si conosce lo scultore dalla scritta che a guisa di fascia orizzontale attraversa la fronte; in questa si legge, "Atto sua dextra templum fecitque fenestram cui Deus eternam vitam tribuatque supernam". Compie la parte superiore della fabbrica un grandioso timpano con in centro una scultura marmorea pur essa a forma triangolare  p352 con bell'ornato simbolico del V secolo, probabilmente rinvenuto in queste vicinanze all'epoca del restauro; questo un tempo forse appartenne ad un Sacello simile a quello del Clitunno. Torre campanaria. Per un tratto presenta l'antica costruzione; superiormente ad opera laterizia con elegante disegno fu elevata la doppia loggia finita da cupolino; sulla fronte Nord della parete accresciuta all'antica torre in una pietra leggesi la data 1582.

Interno. È compartito in tre navi sostenute da otto grandi colonne formate da tronchi cilindrici sovraposti, i capitelli recano un semplice fogliame. In corrispondenza del presbiterio sulla parete interna e superiore della nave di centro, vedesi una piccola loggia con tre colonnini che sostengono delle membrature archiacute; opera della prima costruzione. Abside; fu rinnuovato ed accresciuto nel XVI secolo. Coro, Intagli in legno — Seggi e postergali de' quali quello di centro addimostra meglio la grande perizia dell'artefice nell'intagliare, che il suo gusto nell'arte. Sulla parete S: Intaglio in legno — La porta che immette al campanile; opera condotta dall'istesso Maestro. Sacrestia. Sull'Altare. Tela ad olio — S. Agostino; opera del XVII secolo. Nel centro della vòlta in uno spazio rettangolare. Tela ad olio — L'assunzione di Maria; opera che ricorda la maniera veneta, condotta probabilmente nel XVII secolo.


[ALT dell'immagine: Una piccola croce di Malta]
	Chiesa di S. Pietro a Pettine
da Trevi (verso Nord) dista mezzo chilometro.

Esterno. Costruzione del XIII secolo a pietra concia frammista a qualche resto di pietra usata dagli antichi.

Interno. Parete S: Affreschi.

1. S. Antonio da Padova; in basso leggesi il nome del committente e l'anno 1.4XXXX.

2. Maria in trono con Gesù.

Parete dell'Altare.

3. A S: S. Pietro.

4. A D: Cristo seduto sulla tomba con le mani legate a tergo, dietro la croce.

5. Maria in seggio con Gesù; sotto v'è il nome del committente e l'anno 1525.

Parete D:

6. Tavola a tempra (croce sagomata) Il Crocifisso, nella estremità superiore S. Giovanni Evangelista, in quelle laterali a S: la Vergine, e nell'altra a D: S. Giovanni Apostolo; opera molto deperita di scuola fulginate.

7. Tavole a tempra (due sportelli di trittico). In quello a S: in alto l'Angiolo annunziante ed in basso S. Emiliano e S. Paolo. In quello a D: in alto Maria annunziata, ed in basso S. Pietro e S. Stefano (?) Questa e varie altre di tali pitture furono operate da artista trevano.

Castel S. Lorenzo

Chiesa di S. Apollinare

Esterno. Sulla fronte Ovest ove è l'ingresso — Iscrizione romana sul lato D: Sullo stipite S: — Resto di altra iscrizione. Sulla parete S: della Chiesa — Vari avanzi di un monumento romano che stimiamo innalzato a sepolcro. Sulla parete D: — Altro resto d'iscrizione.

 p353  
[ALT dell'immagine: Una piccola croce di Malta]
	Edicola nel casale dei Prebendati

Resti di Affreschi. — In centro Maria con Gesù; nella parete S: del rincasso rimane la testa di un S. Rocco, e su quella a D: S. Sebastiano; opere attribuite al Melanzio.

Matigge

Chiesa di S. Niccolò
ad un chilometro e mezzo dalla Parrocchia.


[image ALT: [ALT dell'immagine: missing ALT] a Trevi (PG).]

Foto © William P. Thayer 2004.
Il Guardabassi ci dà soltanto un riassunto;
si vedano le pagine dettagliate del mio sito.

Esterno. Costruzione del XIII secolo a pietra concia con resti di pietre lavorate in epoca romana.

Interno. Di forma rettangolare e piccolo abside semicircolare.

Parete S: Affresco.

1. S. Bernardino.

2. Maria con Gesù in seggio ed a D: S. Giacomo;​b queste due opere sono apponibili ad artista trevano vissuto nel XV secolo.

3. Maria in atto di nutrire Gesù; opera accurata probabilmente d'uno scuolare di Pierantonio da Foligno.

4. Madonna e Bambino in seggio.

Abside.

5. Nel centro il Crocifisso, a S: S. Bernardino la Vergine​c e Sebastiano, a D: S. Rocco e S. Francesco; opera non compiuta del XV secolo di scuola fulginate.

Parete D:

6. La Vergine in atto di nutrire Gesù, a D: S. Niccolò.

7. La Madonna in seggio accarezzata da Gesù, con ai piedi un piccolo devoto, a D: S. Niccolò con altro devoto. Opera di scuola umbra del XV secolo.

Picciche

Chiesa di S. Stefano

Interno.S: dell'ingresso, Affresco — S. Rocco; opera attribuibile al Melanzio. Sulla istessa parete verso l'Altare maggiore altro Affresco — S. Bernardino; opera del XV secolo che noi ritornammo alla luce. Parete esterna dell'antica abside, resti di Affreschi ancora coperti di bianco — Da un lato discoprimmo in alto la Vergine annunciata, essa figura tra ornati diretti al centro. Dall'altro si rinvenne una scritta col nome del committente e parte del millesimo, nel molto seguente "Anno Domini M.D.X . . . . . cale: iunii". Sulla parete interna dell'abside figura una serie di pilastri a sostegno d'una trabeazione, negli spazi intermedi veggonsi S. Girolamo, S. Andrea Apostolo, S. Giovanni Apostolo, S. Stefano, la Vergine con Gesù in seggio, S. Giuseppe, S. Giacomo, S. Antonio Abate e S. Caterina. Nella vòlta figura in centro Dio benedicente seduto su nubi e compreso da nimbo recante dieci Serafini, ai lati due Angioli in adorazione pur essi circondati da sei Serafini; sì la pittura esterna come l'interna è opera del Melanzio. Parete D: di chi è volto all'abside, appesa alla parete, Tavola a tempra (centro di trittico) — In alto a mezza figura Cristo attorniato da sei Angioli in adorazione; in basso Maria in trono con Gesù sostenente un giglio: opera di scuola umbra del XV secolo. Parete S: all'abside, Affresco  p354 In centro il Crocifisso, a S: S. Antonio ed a D: S. Sebastiano; in basso leggesi il nome del committente e parte del millesimo, questa opera è pure apponibile al Melanzio.

Pissignano

Chiesa della Madonna di Cerasole
a metri 200 dalle Vene verso Sud

Esterno. Venti anni indietro conservavasi perfettamente, ora non rimane che la cinta e l'abside, esteriormente simile a quello di S. Emiliano in Trevi; dal che può ancora dedursi, che l'epoca della sua fondazione non oltrapassò il XI secolo.

Interno. Ora ridotto a cinta di un piccolo Camposanto. Abside, semicircolare, Affreschi — Nella vòlta a grandi proporzione Dio benedicente seduto in trono, a S: Maria, a D: S. Giovanni; opera grandiosa che ricorda l'autore dei dipinti in S. Maria in Campis presso Foligno. Nella parete che siegue (pitture votive) — 1a (a S:) La Madonna della Misericordia. — 2a (in centro) Il Crocifisso con a S: Maria ed a D: S. Giovanni. — 3a (a D:) S. Bernardino; opere pure di scuola fulginate ma di minor merito. Nella parte inferiore. — 4a, 5a e 6a pitture; la Madonna con il Bambino in trono. — 7a S. Sebastiano; in basso leggesi la data A.D.MDXVII.


Note di Thayer:

a Per gli importanti reperti romani, si veda la pagina della ProTrevi.

b Sebbene manca la solita mitra episcopale (foto), io vorrei vedervi piuttosto S. Niccolò, titolare della chiesa.

c In questa santa in posizione non centrale (vedere la mia foto) altri hanno visto S. Chiara.


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Pagina aggiornata: 27 mar 08